Ricevo e pubblico*
Caro Direttore, sono un residente del rione Carmine e ti scrivo per condividere questa mia “amara” riflessione. Questa mattina, i tecnici e gli operai del Comune hanno continuato a “tinteggiare” di blu la sede stradale del mio quartiere, proseguendo ciò che era stato iniziato alcuni giorni fa.
E’ evidente che, per fare cassa, l’Amministrazione Comunale ha deciso di colpire in modo indiscriminato gli automobilisti, sia che essi vengano da fuori, sia che siano residenti.
Poiché io sono uno di quelli che le regole democratiche del gioco le rispetta, mi sono già attivato per versare l’abbonamento annuale per sostare nelle strisce blu del mio piccolo quartiere: altra tassa che si aggiunge alle tante altre che puntualmente pago.
Senza entrare nel merito dell’odioso balzello, vengo all’amara riflessione che mi preme condividerti e che ritengo essere due facce della stessa medaglia.
Innanzitutto c’è una disparità di trattamento tra cittadini: ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B, ovvero quelli che per sostare nelle strisce blu del proprio quartiere devono pagare un abbonamento e quelli che, invece, hanno una zona riservata, peraltro ZTL, con strisce gialle e completamente gratuita senza limiti di tempo.
Parlo di Corso Umberto. Sì, lo so…su via Napoli c’è la problematica della pacifica convivenza tra ristoratori e residenti, della disperazione dei residenti di non riuscire a trovare posto per parcheggiare la propria auto perché tutti i posti sono (erano!) occupati dai clienti dei locali. Direi, una questione di ordine pubblico.
Potrei però dire che la stessa problematica la viviamo anche noi dei quartiere del Carmine, dove, fin dalle prime ore del mattino, tutti i posti auto sono occupati dai clienti delle banche, della Asl, dell’ufficio postale centrale, dall’agenzia delle entrate e dai pendolari che usano la Metro 2 per recarsi a lavoro.
Non dico che i residenti di Corso Umberto devono pagare l’abbonamento strisce blu, anzi!
Dico che anche nel mio quartiere dovrebbero essere individuate delle zone di sosta riservate ai residenti, così come è stato previsto per gli abitanti del centro storico e della zona porto.
L’altra faccia della medaglia è un vero e proprio paradosso.
Per anni, da sempre, il lato destro di via Carmine è stato inibito alla sosta della autovetture: e io lo so bene, perché ne ho prese tante di multe (tutte pagate!).
Ora, improvvisamente, siamo passati dal divieto di sosta, alla sosta a pagamento (o gratuita nelle poche strisce bianche). Cioè, l’Amministrazione Comunale, per aumentare i posti auto a pagamento, ha legalizzato una sosta da sempre vietata.
Quindi, per tutte le multe che ho preso e pagato parcheggiando in divieto di sosta dove ora c’è la sosta autorizzata, farò richiesta di rimborso al Comune di Pozzuoli?
Sperando di non trovare strisce blu anche nella mia camera da pranzo, ti saluto cordialmente.
*Lettera firmata