Ricevo e pubblico*
Con il fine di sensibilizzare chi di dovere, vorrei sottoporre all’opinione pubblica l’evidenza di uno spreco di acqua inaccettabile, che si verifica da mesi nella zona di via Artiaco.
Per la precisione parlo della traversa di fronte all’ingresso del cantiere del tunnel tangenziale porto, in cui in più punti ci sono condotte idriche lesionate, dalle quali fuoriescono ruscelli di acqua in maniera costante.
A seguito di diverse segnalazioni all’Acquedotto e ai Vigili Urbani, a dire il vero, uno dei punti da cui sgorgava acqua dal sottosuolo è stato riparato.
Contattando di nuovo l’ufficio dell’Acquedotto preposto alle riparazioni della rete, mi è stato da loro riferito che quelle riparazioni competono all’Istituto case popolari di Napoli poiché i danni alle condotte insistono su tubi che si trovano dopo il misuratore e quindi loro dell’Acquedotto di Pozzuoli non sono tenuti a riparare.
Anzi, la prima riparazione è stata eseguita in deroga a questa regola. Questo ci rende felici, ma purtroppo la seconda riparazione che ho invocato non potrà essere effettuata dall’Acquedotto Puteolano.
Inutile dire che i tentativi di contattare l’Istituto case popolari di Napoli si sono rivelati un’impresa impossibile.
Capisco le ragioni dell’Acquedotto di Pozzuoli, ma credo che in casi simili il buon senso debba prevalere.
Come consumatori veniamo invitati a non sprecare beni preziosi della collettività come l’acqua. Un bene che in molti Paesi del mondo è una risorsa scarsissima.
Stesso in Italia i tg ci stanno proponendo immagini del fiume Po in secca e costantemente vediamo documentari sui ghiacciai che si ritirano sempre di più.
Le fonti naturali di acqua sono destinate a ridursi progressivamente.
Non possiamo permetterci il lusso di deviare nelle fognature preziosa acqua potabile.
Non possiamo rischiare che le fondamenta delle palazzine della zona in questione possano andare incontro a cedimenti, vista anche l’attuale situazione di bradisismo che stiamo vivendo.
Il Comune di Pozzuoli ha il dovere di intervenire senza perdersi nel burocratismo e nello scarico di responsabilità.
Vi ringrazio e colgo l’occasione per inviare cordiali saluti.
*Giulio Gargiulo