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CORONAVIRUS/ Stop di 26 giorni a Messe e funerali: sì a matrimoni e battesimi a “porte chiuse” per gli invitati

Il decreto Conte emanato ieri dà un’ulteriore stretta anche alle celebrazioni religiose. Dopo la sospensione di gran parte delle attività pastorali, è arrivato infatti anche il divieto di celebrare Messa, a partire da oggi, 9 marzo, e fino a venerdì 3 aprile.

Per avvisare i fedeli dell’area flegrea, il Vescovo della Diocesi, monsignor Gennaro Pascarella (nella foto), ieri sera alle 21 ha divulgato via Facebook un comunicato in cui stabilisce che tutte le funzioni liturgiche sono “congelate” per 26 giorni consecutivi, iniziando dalla data odierna.

Il divieto si estende anche ai funerali (che saranno sostituiti dalla benedizione della salma a casa del defunto, in ospedale o al cimitero), mentre per matrimoni  e battesimi sarà consentito l’accesso in chiesa ai soli parenti stretti di chi riceverà il sacramento.

In questo lasso di tempo, ai sacerdoti sono state sconsigliate come inopportune anche le benedizioni in casa delle famiglie.

Le parrocchie resteranno comunque aperte per consentire il raccoglimento in preghiera a chi vorrà farlo (purché vi sia distanza di almeno un metro tra un fedele e l’altro) e per la celebrazione delle Messe da parte dei sacerdoti, ma esclusivamente a “porte chiuse”.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO DEL VESCOVO TRATTO DALLA PAGINA FACEBOOK DELLA DIOCESI DI POZZUOLI

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