Crisi politica: gli otto consiglieri ribelli escono allo scoperto con un documento contro Figliolia
Dopo due sedute consiliari consecutive disertate tra il 28 e il 29 marzo, arriva l’ufficializzazione dellacrisi politica da parte di otto consiglieri di maggioranza.
In un documento divulgato nel pomeriggio agli organi di stampa infatti, il gruppo dei“dissidenti”(composto daGigi Manzoni,Maria Rosaria TestaeSalvatore CaiazzodelPd,Franco Amato,Gianluca SebastianoeFilomena D’Orsidella civica“Con la città Figliolia”,Antonio Villanidi“Idea Pozzuoli”eLydia De Simone, eletta neiVerdima attualmente nelgruppo misto dopo la rottura con i vertici del sole che ride) hanno lanciato unduro atto d’accusanei confronti delPrimo Cittadino.
Neldocumento, che pubblichiamo di seguito integralmente, i consiglieri in rotta con Figliolia sostengono che il Sindaco conosce benissimo leragioni della loro mancata presenza al Consiglio Comunale del 28 marzo, sottolineando che il“dialogo”e la“condivisione” “già difficili nei primi mesi della consiliatura”sono venuti meno nell’ultimariunione dei capigruppo della coalizione quando, di fronte a perplessità relativamente alla votazione dell’atto con cui stanziare 250mila euro di “buonuscita” per le famiglie residenti nei containers infestati dall’amianto in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, lo stesso Capo dell’Amministrazione avrebbe minacciato di estromettere dalla maggioranza chi non avesse espresso un voto “allineato”.
IL DOCUMENTO DIVULGATO AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE
Di qui, lasfida degli otto consiglieri(anche seCaiazzo ha sempre sottolineato che avrebbe votato quella delibera, sia pure a malincuore, ma era a letto con una febbre da cavallo) con laduplice assenzaconsecutivaed ilnumero legalein aula mantenuto soltanto grazie al presidente consiliare supplente (Sandro Cossiga), esponente dell’opposizione.
I “dissidenti” invitano Figliolia ad“aprire un costante confronto con tutte le forze politiche, anche con in coinvolgimento delle parti sociali, su tutti i temi rilevanti per lo sviluppo della nostra città”.
Un messaggio che sa diultimatumal Sindaco.
Che, con questi “maldipancia”,per poter governare, dovrà cercare sempre una “sponda” nella minoranza: e sperare che nessuno si buschi mai un raffreddore.
Oppure tentare dispaccare il fronte dei “ribelli”, magari con un assessorato “ad hoc”.
