martedì, Marzo 25, 2025
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De Vizia: operai e azienda ai ferri corti. Si ferma la raccolta?

Sono giorni di fermento in casa-De Vizia, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti a Pozzuoli, con un contratto da 48 milioni di euro complessivi per sei anni, fino al 2020.

I circa 130 operai del cantiere puteolano hanno infatti aderito allo stato di agitazione proclamato al termine dell’assemblea sindacale di stamattina, in cui Cgil, Cil, Ugl e Fiadel hanno elencato all’azienda tutte le criticità contestate dalle maestranze.

Nel documento (inviato anche al Prefetto e all’Amministrazione Comunale) si fa riferimento al mancato reintegro di “un lavoratore licenziato ingiustamente”, alla “totale mancanza di equità rispetto alle turnazioni”,  agli “eccessivi carichi di lavoro imposti ai lavoratori” e alla “totale assenza di sicurezza riscontrata in ordine agli automezzi utilizzati per l’espletamento del servizio”.

Dal canto suo, in una nota ufficiale, l’azienda contesta “la strumentalità e l’infondatezza delle motivazioni addotte dai lavoratori”, sottolineando che “il 24 febbraio, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, trincerandosi dietro (…) la questione che vede coinvolto un dipendente licenziato, abbandonarono il tavolo rifiutandosi di trattare ogni problematica” e aggiungendo che “nei giorni scorsi, nostro personale, impegnato sui servizi e non, è stato avvicinato sia da altri dipendenti della società sia da soggetti terzi estranei e minacciato al fine di non portare a termine i servizi loro assegnati (…), circostanza che la De Vizia ha preannunciato di voler denunciare all’autorità giudiziaria, minacciando procedimenti disciplinari per i dipendenti coinvolti nell’episodio.

Secondo indiscrezioni, il braccio di ferro tra lavoratori ed azienda sarebbe esploso quando, ad inizio del mese scorso, ricevendo la busta-paga di dicembre, gli operai avrebbero lamentato il mancato pagamento di circa la metà delle ore di straordinario prestate proprio a dicembre e si sarebbero rifiutati così di effettuare altro lavoro straordinario a partire proprio da febbraio.

Uno “straordinario” che, a detta degli operai, sarebbe necessario per raccogliere tutta l’immondizia prodotta sul territorio, con almeno un paio d’ore di lavoro supplementare  rispetto alle sei “ordinarie” su tre turni di servizio (dalle 3 alle 9, dalle 5 alle 11 e dalle 9 alle 15) specie nei giorni di doppio prelievo (tra centro storico, via Napoli, Agnano, Arco Felice, Toiano e Gerscal il martedì con multimateriale più indifferenziato e il venerdì con organico più multimateriale; tra Licola e Monterusciello, il martedì e il giovedì con organico più multimateriale e il sabato con organico più carta).

Evidentemente è questo il motivo per cui, proprio nei giorni di doppio prelievo, non tutta l’immondizia riesce ad essere rimossa, come si evince anche dalle foto scattate oggi sul lungomare di via Napoli.

Un contenzioso che speriamo si risolva al più presto, anche perché, senza un incontro fruttuoso tra le parti, si rischia di arrivare ad uno sciopero che paralizzerebbe la raccolta della spazzatura.

Un’onta che sarebbe insopportabile per i puteolani, già furibondi per la “mazzata” ricevuta con la nuova tassa sui rifiuti a rate mensili…

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