venerdì, Febbraio 7, 2025
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Di Bonito rompe gli indugi: “Mai più con Figliolia: me ne vado all’opposizione!”

Tanto tuonò che piovve. Dopo mesi da separato in casa con la maggioranza in cui è stato eletto nella primavera di tre anni fa, il consigliere comunale Antonio Di Bonito ha deciso di “staccare la spina” annunciando ufficialmente la sua uscita dalla coalizione di Figliolia ed il passaggio nelle fila dell’opposizione.

Il consigliere Antonio Di Bonito
Il consigliere Antonio Di Bonito

La “fumata bianca” è arrivata stamattina nel corso di una conferenza stampa  che Di Bonito ha tenuto in Municipio, nella stanza del gruppo consiliare “Pozzuoli bene comune Figliolia sindaco”, gruppo di cui lo stesso Di Bonito continuerà a far parte (ormai da unico componente), paradossalmente portando in minoranza il nome di Figliolia, marchio di “fabbrica” di questa lista civica fondata a suo tempo con questo specifico appellativo proprio nell’intento di macinare più voti puntando sulla evidente paternità politica.

Problema che lo stesso Di Bonito non si pone quando specifica che “la lista da me rappresentata in Consiglio Comunale era costituita soprattutto da persone che non appartenevano al Sindaco, dunque continuerò fino all’ultimo giorno di mandato a mantenere gli impegni presi con i miei elettori. E posso dire fin da ora che, se mi dovessi ricandidare, non lo farò mai più con Figliolia.

Nel corso dell’incontro con i giornalisti (a cui hanno assistito il presidente consiliare Enrico Russo ed i consiglieri Raffaele Visconti, Tito Fenocchio, Enzo Bifulco, Elio Buono, Piero De Vito, Sandro Cossiga, Mimmo Pennacchio e Lucio Terracciano: ognuno di essi, con una stretta di mano, ha voluto rendere “l’onore delle armi” a Di Bonito) l’ormai ex consigliere di maggioranza ha spiegato che la “goccia” che ha fatto traboccare un “vaso” ormai già colmo è stato il suo mancato invito alla conferenza dei capigruppo di coalizione nella riunione dell’altro ieri.

“Il tutto in virtù di una precisa direttiva di Figliolia – rivela Di Bonito –  Secondo il Sindaco, io avrei sbagliato due volte: il 2 settembre non firmando un documento di maggioranza da me ritenuto un tentativo di imbavagliare i consiglieri;  ed il 16 ottobre quando ha appreso dalla stampa il contenuto della lettera di accompagnamento alle mie dimissioni da delegato per lo sviluppo crocieristico. Ai capigruppo, attraverso il collega Sandro Cossiga, ho anche consegnato una lettera in cui spiegavo le ragioni della mia uscita dalla maggioranza: chiedevo che fosse letta durante la loro riunione di mercoledì, ma mi è stato riferito che, anche in questo caso, per volontà del Sindaco, questa lettera è rimasta in una busta chiusa”.

Documento politico che Di Bonito ha letto e consegnato alla stampa affinchè venisse resa pubblica.

Eccone il contenuto integrale:  “Con la mancata convocazione a questo tavolo, è nata in me la consapevolezza che questa nostra maggioranza sia retta da metodi antidemocratici. Si isola colui che ha un pensiero indipendente, e che difende e sostiene con forza la trasparenza che si può ottenere solo con il coinvolgimento e la partecipazione di tutti. Si addita chi non è accondiscendente alle decisioni prese sulle problematiche di natura gestionale-amministrativa, zittendolo ed emarginandolo con un atto di onnipotente unilateralità. Nelle mie azioni rivendico la correttezza e la linearità del mio comportamento, che è stato, e sempre sarà, trasparente ed onesto. E’ per difenderlo che mi sono battuto e mi batterò ancora. Alla luce di quanto sta accadendo questa sera, penso che il dissenso faccia male, in quanto genera opinioni e confronti, elementi poco graditi al nostro Sindaco, che non li ritiene necessari per svolgere il ruolo di consigliere di maggioranza. Confermo che non è la mia mancata convocazione al tavolo di questa sera che può determinare la mia uscita dalla maggioranza, atto che può avvenire solo e soltanto per mia volontà. La determinazione non mi manca e l’ho dimostrato nel rinunciare ad un progetto che ritenevo e ritengo di fondamentale importanza per lo sviluppo del nostro paese e per il bene della comunità. Sono stato eletto da quei cittadini che hanno creduto in me e nella mia onestà intellettuale, e posso continuare a lavorare per loro, perché è questo il mio unico compito, sia in maggioranza, come ho fatto fino ad ora, che all’opposizione. Sono sconcertato, questo sì, nell’evidenziare che, a poca distanza dalla fine della consiliatura, non si è addivenuti a quel concetto di confronto e partecipazione della politica nella gestione dell’ente, approfittando della pazienza dei capigruppo e consiglieri comunali, che sono stati illusi con promesse mai mantenute per realizzare quanto si è stabilito. Comunque vadano le cose, mi sentirò sempre coinvolto nell’espletamento del mio mandato e la mia azione resterà sempre la stessa, che io sia consigliere di maggioranza o che decida di collocarmi all’opposizione”.

Un documento dai toni molto duri.

Parole a cui Di Bonito ne ha aggiunte altre non meno preoccupanti durante l’odierno incontro con i giornalisti.

Sottolineando ad esempio che al Comune “dovunque metti mano tocchi gli interessi di qualcuno”, lasciando quindi intendere che al Municipio di Pozzuoli sia molto difficile, se non impossibile, svolgere serenamente l’attività che dovrebbe compiere un eletto dal popolo.

Oppure che “le scuole comunali non hanno ancora il certificato di agibilità, ma soltanto quello di staticità”; che “si tenta di isolare e di portare a stancare chi, come il sottoscritto e non solo, evidentemente dà fastidio nel puntualizzare e chiedere spiegazioni a proposito di questioni riguardanti legalità e trasparenza”; che “non ero disposto ad essere investito di ruoli da consigliere delegato solo per tenermi impegnato a fare altro oppure nella speranza che io tacessi su tante questioni amministrative poco chiare”.

Il sindaco Enzo Figliolia
Il sindaco Enzo Figliolia

“Abbiamo perso l’arrivo di altre due navi da crociera a Pozzuoli perché non mi è stato il tempo ed il modo di fare le cose  –ha spiegato ancora Di Bonito- Lì ho capito che sono diventato incompatibile con la visione che Figliolia ha del ruolo dei consiglieri. Visione che ha ampiamente dimostrato a marzo di quest’anno, quando, con una lettera aperta, si rivolse ai cittadini per chiedere suggerimenti sulla viabilità mentre noi consiglieri aspettavamo dal suo assessore al ramo Franco Fumo una risposta da lui promessa nel giro di pochi giorni su proposte che gli avevamo avanzato ufficialmente in merito agli stessi problemi. Ragion per cui , da quel momento, mi dimisi da tutte le commissioni di cui facevo parte. Da dove non mi trovo più a mio agio – ha concluso Di Bonito – sono sempre io ad andarmene, non consento a nessuno né di cacciarmi né di mortificare il mandato che mi è stato conferito dai cittadini. E siccome in questa maggioranza non mi ci ritrovo più e, per mia forma mentis, sono incapace di essere né carne né pesce, vuol dire che da questo momento passo ufficialmente all’opposizione”.

Ovviamente, dopo dichiarazioni del genere, ora si attende la replica ufficiale di Figliolia o, comunque, della coalizione che Di Bonito ha abbandonato sbattendo la porta.

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