Sono attualmente dieci le persone, di almeno due nuclei familiari, ricoverate in ospedale per intossicazione da mandragola, una pianta velenosa che sarebbe stata venduta per sbaglio in due negozi di Quarto e Monte di Procida a causa della sua somiglianza con gli spinaci e le biete.
Il paziente più grave è un 44enne, in prognosi riservata.
Sono in corso accertamenti da parte dell’Asl e indagini dei nuclei antisofisticazione dei carabinieri per ricostruire le responsabilità dell’accaduto e verificare la provenienza dell’alimento.
Si sta percorrendo la filiera di distribuzione per rintracciare i lotti verosimilmente a rischio. Da quanto accertato finora alcuni dei lotti sono stati commercializzati da società di Forio d’Ischia, Aversa, Volla, San Valentino Torio (Salerno) e Avezzano (L’Aquila).
Le aziende santarie territorialmente competenti hanno sottoposto l’alimento a blocco ufficiale ai sensi degli articoli 137 e 138 del Regolamento dell’Unione Europea 625/17 per effettuare campionamenti e analisi.
In attesa che si faccia piena luce sulla vicenda i sindaci di Pozzuoli (Gigi Manzoni), Quarto (Antonio Sabino) e Monte di Procida (Peppe Pugliese) hanno sconsigliato l’acquisto ed il consumo di spinaci e biete.