sabato, Marzo 15, 2025
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Differenziata, sos dai 45 alloggi di Monterusciello: “Siamo incivili ma non sempre è solo colpa nostra!”

Cassonetti rotti, percolato e vermi a volontà, puzza da morire, rifiuti a tutte le ore del giorno e della notte.

E’ questa la fotografia che arriva dai 45 alloggi di Monterusciello.

Nell’insediamento popolare di via Parini, la raccolta differenziata sembra essere un optional.

E chi la fa correttamente deve subire le conseguenze della negligenza di tutti gli altri.

A contattarci è stato un residente nel parco.

Lo chiameremo Gennaro, però non è il suo vero nome, perché lui non vuole “rogne con nessuno” dei tanti che, purtroppo, non rispettano le regole.

Ma il suo appello è comunque forte.

Il fondo di un contenitore per la raccolta dell’umido

“La situazione potete vederla voi stessi – ci dice – I bidoni sono sempre pieni, vince la strafottenza a parte qualche caso isolato, come il sottoscritto che, a volte, preso dalla disperazione, si mette i guanti e si preoccupa di separare il contenuto dei bidoni per fare in modo che i ragazzi della De Vizia possano raccogliere tutto”.

Gennaro ci spiega però che “nei 45 alloggi siamo ancora all’anno zero della raccolta differenziata. Pensate – aggiunge – che abbiamo i bidoni per ogni tipo di rifiuto, non è come in tutto il resto di Pozzuoli che c’è solo quello dell’umido. E le buste per la spazzatura? Nessuno ci è mai venuto a dire dove e quando andarle a ritirare. Usiamo le nostre, quelle che ci avanzano dalla spesa.  Qui da noi – prosegue Gennaro – non c’è mai stata nessuna campagna di sensibilizzazione. Chi separa i rifiuti lo fa a casaccio, secondo una propria idea, ma senza seguire le norme stabilite dal Comune, semplicemente perché qui nessuno ci è venuto ad insegnare come si fa la differenziata”.

Per Gennaro dunque ci sono colpe dei cittadini ma anche quelle delle istituzioni. “Abbiamo i contenitori rotti da venti giorni – ci dice – Le richieste sono state fatte a chi di dovere ma ancora non ce li sostituiscono. Avere i bidoni scassati significa che i netturbini non possono agganciarli bene alle vaschette per svuotarli ma a volte devono farlo a mano e, siccome non riescono ad andare fino in fondo, i  contenitori  restano pieni di spazzatura per almeno un terzo del volume. Dove c’è l’umido sotto si forma percolato e vermi, con un fetore indescrivibile. I bustoni di protezione? E chi li ha mai visti in questi bidoni!”.

Gennaro dunque chiede la sostituzione dei cassonetti rotti, una campagna di sensibilizzazione alla differenziata nelle famiglie “ma anche qualche telecamera comunale puntata su questi bidoni, così almeno uno ci pensa due volte prima di gettare la spazzatura in qualsiasi orario e aggravare lo schifo già esistente”.

Richieste che giriamo a Comune e De Vizia.

Da cui molto presto potrebbero arrivare buone notizie proprio in merito all’organizzazione del servizio di raccolta a Monterusciello.

Staremo a vedere.

 

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