lunedì, Settembre 9, 2024
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Due scuole di Pozzuoli alle finali del campionato di robotica per aiutare bimbi autistici e ciechi

C’è grande attesa e altrettanta soddisfazione in due scuole superiori di Pozzuoli. L’Isis “Tassinari” e l’Iss “Pitagora” sono stati infatti ammessi alla finalissima di Nao Challenge, il campionato italiano di robotica inserito nel programma delle eccellenze del Ministero dell’Istruzione e che vedrà il suo epilogo a Roma il prossimo 13 aprile.

Due gli umanoidi realizzati dagli studenti.

Al “Tassinari” (campione uscente nazionale) ad esempio i ragazzi delle classi 3^I, 4^I e 4^H ne hanno inventato uno che aiuta i bambini autistici a comunicare.

Gli studenti del “Tassinari” impegnati nella creazione del Nao per i bimbi autistici

“Nao – si legge nel loro progetto – cercherà di comunicare con il bambino ed il suo amico per coinvolgerli nello sviluppo di una storia. Il gioco è realizzato in modo tale da portare a svolgere attività che siano di esempio per il bambino che potrà poi riusarle. Il gioco utilizzerà una ruota realizzata con Arduino che comunica con Nao grazie a Raspberry con la quale sarà possibile scegliere il modo in cui la storia potrà proseguire: il bambino potrà scegliere il protagonista della storia, producendo un’evoluzione della storia con personaggi diversi e in ambienti diversi. Esso dipenderà dalla scelta del bambino, infatti abbiamo realizzato due poster diversi, in maniera che lo scenario possa cambiare in base alla scelta del personaggio del bambino”.

Una piccola, grande rivincita per il “Tassinari”, che tre anni fa non riuscì a farsi finanziare dal ministero un progetto per l’utilizzo proprio del robot Nao a favore degli studenti autistici, sistema all’avanguardia in moltissimi paesi europei.

Gli studenti del “Pitagora” autori dell’umanoide per i bimbi non vedenti

Altrettanto interessante l’invenzione degli alunni del “Pitagora” per favorire l’inclusione sociale per i bimbi non vedenti.

Nel loro caso, infatti, il robot Nao, attraverso programmi e strumenti ideati e creati dagli stessi allievi, ha tradotto il testo di un libro in scrittura Braille.

A tutti loro vanno i nostri complimenti e l’augurio di sbancare la Capitale tra quattro sabati.

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