martedì, Aprile 22, 2025
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E’ una benefattrice anonima ma viene fatta passare per imbrogliona: l’incredibile caso della senatrice Giannuzzi

Per difendersi da un retropensiero infamante e dal rischio di una ingiusta gogna mediatica, ha dovuto mettere in piazza la sua generosità in un periodo difficile per tanti cittadini, quello del lockdown.

Lei è Silvana Giannuzzi, puteolana, senatore del Movimento Cinque Stelle.

Il Mattino, in un articolo pubblicato oggi (clicca qui per leggerlo), l’ha indicata come il parlamentare pentastellato di Palazzo Madama che, tra i suoi colleghi di partito, ha dichiarato, nel mese di aprile, le spese più alte in eventi: 4.700 euro e rotti.

Capzioso l’interrogativo suggerito dal ragionamento del cronista: come avrà mai fatto la Giannuzzi (nella foto) a sborsare tutti questi soldi in eventi ad aprile quando eravamo in piena quarantena e nessun evento poteva essere organizzato?

E siccome questo denaro faceva parte del “salvadanaio” che mensilmente ogni onorevole “grillino” restituisce alla collettività (e che può essere comunque utilizzato per determinate esigenze), due più due avrebbe fatto quattro nel diffondere il sospetto che, in fondo in fondo, la senatrice di Pozzuoli “grattava” sulle spese per erodere la quota di stipendio a cui rinunciare.

Niente di più falso.

Con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook alle 17.37 di oggi, Silvana Giannuzzi ha rivelato che quei soldi in realtà sono frutto di una sua attività di beneficenza nei confronti di persone che, durante il picco dell’emergenza Covid, non avevano risorse economiche sufficienti né per fare la spesa né per pagare l’affitto.

Denaro che la senatrice non avrebbe potuto rendicontare in modo diverso, visto che, sulla  specifica piattaforma interna del Movimento, non esiste una voce che contempli questo tipo di impiego di denaro pubblico.

Grave che, prima di pubblicare un articolo così tendenzioso, nessun redattore del quotidiano più prestigioso in Campania si sia sentito in dovere di contattare la diretta interessata.

Ma sarebbe bastato solo “mettere le orecchie a terra” sui territori, come fanno i giornalisti più scrupolosi, per conoscere la verità.

Anche noi di Pozzuoli21 eravamo infatti a conoscenza, fin da marzo, di questo lodevole gesto di altruismo e solidarietà della senatrice Giannuzzi, che, nel “capoluogo” flegreo, aveva girato una quota di quei fondi al consigliere Antonio Caso (capogruppo consiliare del M5S – nella foto – ), incaricandolo di adoperarli per provvedere ad alleviare i disagi delle famiglie maggiormente in difficoltà.

Avremmo perfino voluto scriverne a suo tempo: ma sia la senatrice che il consigliere ci chiesero cortesemente di soprassedere in quanto il loro aiuto agli indigenti era elargito in forma assolutamente anonima e non desideravano pubblicità.

Pubblicità che adesso, per colpa di una narrazione superficiale, è diventata purtroppo inevitabile…

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