Ricevo e pubblico*
Le previsioni (fatte da molto tempo) del mega ristorante, si stanno oggi avverando!
Come in Andalusia, oggi fervono i preparativi, per la festa di fine maggio (ultimo giorno forse)?
Intanto, questo luogo della Memoria puteolana, sta subendo molte offese urbanistiche, con l’avanzare dei “cosiddetti lavori PIU”.
Francamente qui, di più, ci sta solo il muro della vergogna, costruito per mascherare la figura di me…schinità, dovuta all’imbarazzo di avere sbagliato le pendenze stradali.
Oltre tutto pare sia stato ammesso, che il muro serva, anche, per non far allagare i locali retrostanti, per le acque piovane che possono arrivano dalla strada del ponte.
E non basta; spostandosi a destra, verso Chiazzanova, si ammirano i saliscendi della pavimentazione, perché non si raccordano le pendenze.
Inoltre, le ultime saittelle, solo dopo i tanti “cazziatoni”, sono state scelte di tipo smontabile.
Però il “petto di palummo” davanti all’ex Bar Marra rimane oscenamente vistoso; tanto è vero che l’ampia divaneria, tavolini, sedie e ombrelloni, che stanno posizionando per la “Feria de Mayo”, quasi ballano per la forte pendenza.
Addirittura, di fronte all’ex Bar Mio (di Alfredo Esposito), stanno montando una pedana di legno su tubolari in ferro, altrimenti i tavolini e le sedie “si abboccano”, tanto è storzellata la pavimentazione.
Eppure il Piano di Dettaglio n.1 dei Dehors in Piazza della Repubblica, articolo 6.3, recita: Per quanto riguarda le pedane (elementi di delimitazione orizzontale) laddove si è provveduto a riqualificare la pavimentazione il suolo deve essere lasciato a vista”.
Invece lo fanno, forse perché appare evidente, che in questo caso non si è certo “provveduto a riqualificare la pavimentazione”.
Visti gli errori commessi, che non ammettono scusanti, sia progettuali che esecutive.
E non ci venissero più a dire, che sarebbero le vetrine (anche quelle legittimissime), a squalificare la Piazza, perché hanno provveduto da soli, a ridicolizzarne l’aspetto.
A maggior ragione, non troverebbe significato l’affermazione circa i fondi EU, che si sarebbero altrimenti perduti.
Ottenere i fondi, non vuol dire affatto doverli usare tanto male, pur di spenderli.

Infine, se quest’accozzaglia di grossolanità volesse essere il vanto di qualcuno, che si legga questa definizione: Piazza – Area libera, più o meno spaziosa, di forma quadrata, rettangolare, circolare, poligonale, che si apre in un tessuto urbano, al termine di una strada e più spesso all’incrocio di più vie, e che, limitata da costruzioni, spesso architettonicamente importanti, e abbellita talvolta da giardini, monumenti, fontane, ha la funzione urbanistica di facilitare il movimento ed eventualmente la sosta dei veicoli, di dare accesso a edifici pubblici, di servire da luogo di ritrovo e di riunione dei cittadini, costituendo non di rado il centro della vita economica e politica della città o del paese (Vocabolario Treccani).
Non rientra nella definizione, l’utilizzo massiccio degli spazi aperti pubblici, per trasformarli in ristoranti e ritrovi all’aperto. Forse a tale scopo, sono stati eliminati i marciapiedi esistenti a protezione degli edifici?
Magari davano fastidio a qualche cameriere?