a cura di Carlo Pareto (responsabile relazioni esterne Inps Pozzuoli)
Entra nel vivo la definizione agevolata delle partite esattoriali a debito. Fino a questo momento hanno aderito circa duecento contribuenti ma il numero ovviamente è destinato a salire con l’avvicinarsi della scadenza. Lo ha reso noto un comunicato di Equitalia, nel quale viene ricordato come, secondo quanto prefigurato dalla Legge di Stabilità 2014, entro il prossimo 28 febbraio i contribuenti hanno la possibilità di corrispondere in un’unica soluzione, senza interessi di mora e interessi di ritardata iscrizione a ruolo, le cartelle e gli avvisi di accertamento esecutivi affidati entro il 31 ottobre 2013 a Equitalia per la riscossione.
I cittadini interessati dovranno attivarsi per valutare la loro situazione e scegliere se aderire o meno. Rientrano nell’agevolazione, per esempio, le entrate erariali come l’Irpef e l’Iva e, limitatamente agli interessi di mora, anche le entrate non erariali come il bollo dell’auto e le multe per violazione al codice della strada elevate da Comuni e Prefetture.
Restano invece escluse le somme dovute per effetto di sentenze di condanna della Corte dei Conti, i contributi richiesti dagli enti previdenziali (Inps, Inail), i tributi locali non riscossi da Equitalia e le richieste di pagamento di enti diversi da quelli ammessi al beneficio in questione.
La definizione agevolata è applicabile anche in presenza di rateizzazioni, sospensioni giudiziali o altre situazioni particolari.
Ecco come funziona.
L’operazione in particolare riguarda le cartelle e avvisi di accertamento esecutivi emessi per tributi di competenza delle Agenzie fiscali (Agenzia delle Entrate, del Demanio, del Territorio, delle Dogane e dei Monopoli), Uffici statali (per esempio Ministeri e Prefetture) ed Enti locali (Regioni, Province e Comuni), affidati a Equitalia entro il 31 ottobre 2013.
Per capire se è possibile essere ammessi al beneficio (relativamente ai tributi inseriti nelle cartelle/avvisi) i contribuenti devono prendere visione della propria situazione debitoria e verificare innanzitutto la data in cui le somme dovute sono state affidate all’agente della riscossione e il tipo di atto ricevuto.
Queste informazioni sono di norma contenute nell’estratto di ruolo che si può chiedere direttamente agli sportelli di Equitalia.
Per tutte le cartelle/avvisi che sono compresi nell’agevolazione, il contribuente non dovrà sborsare gli interessi di mora, che maturano dalla data di notifica della cartella nell’ipotesi di mancata corresponsione di quanto dovuto entro i 60 giorni previsti.
Inoltre, per le cartelle/avvisi emessi per conto dell’Agenzia delle Entrate, e quindi riferite a entrate erariali, non si paga anche il tributo correlato agli interessi per ritardata iscrizione a ruolo, indicati nella cartella esattoriale e nell’estratto di ruolo. Chi sceglie di aderire, dovrà saldare il residuo del debito (al netto degli interessi non dovuti), l’aggio, le spese di notifica e quelle per eventuali procedure esecutive attivate.
La corresponsione deve essere effettuata in un’unica soluzione entro il 28 febbraio 2014.
Attenzione, fino al 15 marzo resta sospesa la riscossione dei debiti interessati alla definizione agevolata.
Equitalia, a sua volta, invierà entro il 30 giugno mediante posta ordinaria una comunicazione di avvenuta estinzione del debito ai soggetti contribuenti che avranno assolto alla loro obbligazione nei termini prescritti.
Dove e come pagare?
È possibile effettuare il versamento in tutti gli sportelli di Equitalia, negli uffici postali tramite bollettino F35, indicando tassativamente nel campo ”Eseguito da’‘ la dicitura ”Definizione Ruoli – L.S. 2014”. Per la corretta imputazione contabile dell’adempimento, si consiglia di utilizzare un bollettino F35, completo di codice fiscale, per ognuna delle cartelle/avvisi che si vuole pagare in forma agevolata.
In caso di crediti con la Pubblica Amministrazione, nell’ottica di fornire massima assistenza, Equitalia contatterà i contribuenti che vantano crediti dalla Pubblica Amministrazione e per i quali, in base alla legge, l’ente interessato, prima di effettuare il pagamento, deve verificare la presenza di eventuali debiti con lo Stato di importi superiori a 10 mila euro.
Il contatto diretto con i contribuenti interessati è stato espressamente voluto da Equitalia per consentire loro di saldare le cartelle/avvisi avvalendosi del pagamento agevolato entro la scadenza e permettere alla Pubblica Amministrazione di procedere al pagamento del credito nei tempi prospettati senza risentire di eventuali ritardi dovuti ai tempi tecnici legati alle operazioni della definizione agevolata.