Ricevo e pubblico dal Centro Servizi Uil di Monterusciello una lettera indirizzata al sindaco Enzo Figliolia e al Consiglio Comunale
<<Abbiamo già scritto a luglio sulla Tares, ma eventi più gravi in quel periodo spostarono e giustamente l’attenzione della Città e dei suoi Amministratori, cosicchè rinunciammo di insistere per avere una risposta su certi quesiti che ponevamo. Adesso che iniziative e volantini di gruppi di cittadini ripropongono ancora il tema della Tares, ci sembra quasi un diritto aspettarci una considerazione, un impegno da parte di esponenti della Giunta e anche del Consiglio su quei quesiti sollevati e sulle aspettative dei tanti contribuenti, che non sono certamente la cancellazione tout court della tassa nè di una riduzione “bella e buona”.
Alla luce degli interventi avvenuti sulla rateizzazione che pure prospettavamo e dell’indagine conoscitiva di inizio anno per eventuali esenzioni/riduzioni e sulla quale ci chiedevamo gli esiti, le fondate riserve a settembre si sono diradate grazie alle istanze da produrre per determinate categorie.
Pare però che per la Tares, invece, spiragli non ce ne siano nell’immediato né di là da venire visto il silenzio e i mancati confronti che sembrano siano stati chiesti da tempo.
Siamo quasi alla fine delle scadenze per l’anticipo e prossimi a ricevere il conguaglio, ma le aperture e le spiegazioni da parte di Amministratori sono unicamente e restano a tutt’oggi le stesse elencate nell’avviso di pagamento recapitato.
Eppure…ci si poteva soffermare sui commi dal 15 al 19 dell’articolo 14 della legge 64/2013, che ha convertito il decreto sull’istituzione della Tares e che potevano essere presentati alla cittadinanza come possibilità di abbattimenti di costi e di tariffe e la possibilità di ridurre eventuali pesanti conguagli che saranno comunque versati allo Stato entro il 31 dicembre.
Poteva esserci un’assemblea pubblica?
Dicevamo dei commi, che indicano come il Comune con apposito regolamento può e potrebbe prevedere riduzioni della tariffa, un parziale tributo e addirittura assicurare riduzioni per la raccolta differenziata (l’assessore dice che siamo al 58%: e quindi? ), poi ci sarebbero da applicare i coefficienti di riduzione per i materiali avviati al recupero e altre esenzioni.
Perché non si è parlato o non si parla di questo ad una cittadinanza che vede sempre più diminuire i suoi lavoratori, crescere il numero dei disoccupati, della messa in mobilità, che assiste continuamente a sempre nuove chiusure di botteghe e negozi, che conta un numero maggiore di esenzioni sanitarie (ci aspetta un aumento del ticket dalla Regione per questa ulteriore spesa?) che vede un 30% e più di dichiarazioni reddituali per gli alloggi ERP a reddito zero o ai limiti della sussistenza (ci aspetta un aumento dei canoni a fronte di questo minor introito per le casse comunali? ).
Che semplicità il governare ragionieristicamente!
Aumenti e nuovi tributi e le tanto manifestate lotte agli inadempienti, le tanto tambureggiate manifestazioni di restyling di quest’area o di quel posto, mentre resta poi uno tsunami di evasione/elusione che non è certamente di necessità che corre spedito e che lievita qui come in tutta Italia.
Queste sono le grida che ascoltiamo tutti i giorni: grida per una vita sempre più miserevole, cloroformizzata da conteggi e tabelle, dati contabili e curve di incidenza che lasciano l’amaro in bocca e la rabbia in corpo>>.