domenica, Febbraio 16, 2025
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Estorsione a imprenditore e commerciante: condannati fratello e genero del boss Longobardi

Oltre quindici anni di carcere più ventimila euro di multa e un risarcimento danni. E’ la pena complessiva a cui sono stati condannati tre pregiudicati ritenuti affiliati alla camorra. Si tratta di Ferdinando Longobardo (58enne fratello del boss Gennaro Longobardi), Salvatore Carullo (36enne genero di Gennaro Longobardi) e Marco Vaccaro (27enne quartese), giudicati colpevoli di estorsione ai danni di un imprenditore e di un commerciante.

La sentenza emessa dal giudice per le udienze preliminari Vincenzo Caputo stabilisce sei anni e otto mesi di reclusione per Longobardo (più 8000 euro di multa e interdizione perpetua dai pubblici uffici), e quattro anni e sei mesi a testa per gli altri due imputati (che dovranno pagare 6000 euro di multa a testa e subire per cinque anni l’interdizione dai pubblici uffici).

I tre inoltre dovranno liquidare i danni all’azienda taglieggiata, che si è costituita parte civile nel processo con rito abbreviato a loro carico.

Longobardo, Carullo e Vaccaro vennero arrestati l’11 maggio scorso dai carabinieri della prima sezione del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Napoli nell’ambito di un’indagine condotta dal pm Gloria Sanseverino.

Longobardo, grazie anche alla confessione delle vittime, è stato ritenuto colpevole di aver chiesto, insieme con Vaccaro, una tangente da 150 mila euro su lavori da 3 milioni e mezzo all’ospedale di La Schiana e, insieme con Carullo, un pizzo da 400 euro mensili ad un commerciante per l’installazione dei videopoker.

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