Ricevo e pubblico*
Sempre sperando che i 24 Cittadini che ci rappresentano, accolgano un altro semplice spunto di riflessione, circa il consiglio comunale di giovedì 21 maggio (rinviato, per mancanza del numero legale, a lunedì prossimo 25 maggio, ore 12).
Nella corposissima , che verrà portata al voto del Consiglio comunale, sembrava essere sfuggito un quasi insignificante dettaglio; ma per leggere certi documenti ci vuole tempo e pazienza.
Dunque alla pagina 29esima, compare un piccolo trafiletto (in una paginetta aggiuntiva), che riferisce di una scostumatissima somma di 15 milioni di Euri, destinati al seguente intervento:
Complesso ricettivo idroelioterapico termale – Progetto di manutenzione straordinaria e adeguamento strutturale antisismico degli immobili dell’ex Lido Augusto in Arco Felice.
Progetto dichiarato coerente con il Programma (PIU Europa ed a valere sul Programma Jessica.
Ma scusate, quello (nella foto grande in copertina, n.d.r.) non dovrebbe essere un immobile di proprietà privata?
Manutenzione straordinaria e adeguamento sismico … di una serie di cabine balneari e qualche saletta accessoria, costerebbero tanti denari (30 miliardi di vecchie Lire)?
Possibile che con tre righe, scritte in una paginetta aggiuntiva volante e senza alcuna spiegazione, passi un finanziamento tanto cospicuo, da far impallidire le altre spese faraoniche in atto?
Solo il “tunnel dei diamanti” da 154 milioni e passa di Euri ed il “pozzo senza fondo del Rione Terra”, possono competere in quantità di finanziamento.
E poi… teniamo le case di Monterusciello che rischiano di crollare e la Città che paga tasse diseducate.
Come si chiama quest’altro mare che rischia di bagnare Pozzuoli?
Certo non è il Mar Tirreno!
Sul sito comunale, si legge in calce:
Infine, nell’ambito della valutazione della rimodulazione del Programma PIU Europa è stato inserito un altro importante intervento di riqualificazione urbana e cioè il “Complesso Ricettivo Idro-elioterapico termale – Progetto di manutenzione straordinaria e adeguamento strutturale antisismico degli immobili dell’ex-Lido Augusto in Arco Felice- Pozzuoli” da finanziare con i Fondi Jessica vista la piena coerenza tra l’obiettivo del progetto e la priorità “valorizzazione dei Waterfront” prevista dal Fondo nel quale rientra tipo logicamente l’intervento.
Esplico meglio, a mò di vademecum per i signori 24 Rappresentanti della Città.
Circa “Vicienz a mmare”, come già segnalato, è tutto chiarissimo e sembrerebbero pochi e risibili, i “motivi apocalittici” che qualcuno proverebbe a divulgare, silenziosamente, al fine di convincere diversamente il parlamento municipale:
1 – altrimenti si perdono i fondi.
2 – non è vero che si acquisisce l’immobile per abbatterlo.
Se fossero vere queste dicerie di corridoio, rappresenterebbero anche un’offesa gravissima, per l’intelligenza dei Cittadini e dei 24 Signori chiamati a rappresentarli!
O forse qualche ascaro, ritiene che le persone non sappiano leggere e capire?
I fatti veri e scritti.
L’acquisizione avverrebbe con soldi comunali (€.1.170.000), mentre la demolizione dello storico immobile e la descrizione della successiva sistemazione del suolo, avverrebbe con fondi EU (€.2.376.766,15)!
Per la faccenda “Lido Augusto”, va spiegato meglio come stanno le cose.
La corposissima delibera n.63 del 5 maggio 2015 consta di 77 pagine; contro ogni logica di correttezza, le pagine non sono numerate progressivamente. Quale notaio sottoscriverebbe un atto senza numerare le pagine (per poi firmarle ad una ad una)?
Comunque, alla pagina 29esima, dopo la precedente con Allegato A e la successiva con Allegato B, compare una paginetta bianca aggiuntiva (con un piccolo trafiletto), ove si cita la somma di 15 milioni di Euri, destinati al seguente intervento: Complesso ricettivo idroelioterapico termale – Progetto di manutenzione straordinaria e adeguamento strutturale antisismico degli immobili dell’ex Lido Augusto in Arco Felice. Progetto dichiarato coerente con il Programma (PIU Europa ed a valere sul Programma Jessica”.
Dopo la segnalazione fatta su Facebook, un privato mi ha pure indirizzato uno scritto, al quale ho risposto contestando la sua fantasiosa argomentazione.
La sintetizzo, affinchè si comprenda bene.
Costui si rammaricava, poiché sarebbe stata intaccata l’attività di “un imprenditore, in preziosa sinergia con il Comune”.
Scusate, ma se questo interlocutore conosce queste intese, come mai non se ne parla in tutte le 77 pagine della delibera, che viene comunque portata al voto dei Signori Consiglieri?
Una delibera consiliare non può essere basata sulle chiacchiere, su intese di un ipotetico imprenditore privato con un ipotetico accordo municipale; e ciò per attuare una semplice “manutenzione straordinaria e adeguamento strutturale antisismico di uno stabilimento balneare” a fronte della somma di €.15.000.000,00.
Per cosa dovrebbero “alzare la mano” i 24 Consiglieri?
Per tre righi scritti in una paginetta bianca, senza numero, inserita in un faldone di 77 pagine, che parlano di tutt’altre cose?
Certo non significherebbe nulla, un’eventuale descrizione di qualche logorroico guitto, volta ad illustrare solo oralmente, circostanze non presenti negli atti da sottoporre a votazione!
Sembra quasi, come quando volevano offrire in comodato un palazzo del Rione Terra e ne indicarono uno diverso nell’atto.
Questo modo fanfaronesco di “gestire le cose pubbliche”, si specchia nell’Albo Pretorio.