Il 30 agosto, dalle pagine di questo blog mi sono occupato di un vero e proprio scempio di cui, da chissà quanto tempo, si stava macchiando il Comune all’interno di una struttura dismessa di sua proprietà: l’ex macello di via Fascione, trasformato, di fatto, in una discarica di cassonetti della nettezza urbana e campane per la raccolta differenziata di carta, vetro e plastica. (http://www.pozzuoli21.it/discarica-di-cassonetti-nellex-macello-comunale/)
Uno spettacolo inquietante dal punto di vista ambientale ma anche controproducente per le stesse casse dell’Ente, in quanto l’immobile è nell’elenco dei beni messi in vendita dal Municipio per un valore di 2 milioni di euro e bisogna renderlo il meno inappetibile possibile ad eventuali acquirenti.
Ebbene, la situazione, nel giro di tre settimane, per fortuna è cambiata in meglio.
Con una determina dirigenziale (la numero 1518 del 18 settembre), si è infatti deciso finalmente di “liberare” l’area da quei cassonetti (dal peso complessivo di circa 21 tonnellate) rottamandoli attraverso la loro vendita ad una ditta specializzata nel recupero del ferro, che, per questa operazione, ha pagato al Comune 2.520 euro, dichiarandosi disponibile all’acquisto del materiale dopo che era andato deserto un avviso d’asta pubblica emanato il 10 giugno (con la determina dirigenziale numero 996).
Una decisione, come si legge nell’atto, “non più rinviabile (…) anche per i profili di carattere di tutela dell’igiene e sanità pubblica, oltre alla necessità di dover rendere accessibile, a coloro che intendono acquisirla, la struttura comunale di via Fascione, la quale si trova inserita tra i beni patrimoniali da alienare (…)”.
Tutto è bene quel che finisce bene?
In parte sì.
Perché restano da “sgomberare” dall’ex macello comunale decine e decine di campane per la differenziata “parcheggiate” lì dopo la loro rimozione dalle strade in seguito all’avvio del “porta a porta”.
Servono ancora al Comune o non c’è nessuno che le voglia comprare?
Sarebbe interessante saperlo, perché la loro rottamazione potrebbe portare un altro piccolo introito alle disastrate casse del Municipio.
Attendiamo sviluppi.