Ricevo e pubblico*
Caro Direttore, sono un residente nella zona delle “quinte” di via Napoli, e vorrei segnalarti, attraverso alcune foto scattate ieri notte, com’è la situazione per chi ha la sfortuna di abitare qui.
Le immagini si commentano da sole: in via Barletta, molti automobilisti continuano a parcheggiare dove capita, ovviamente in sosta vietata, rendendo quasi impossibile a chiunque il fare manovra o addirittura il transito.
Per non parlare di chi percorre la strada contromano, con l’alto rischio di incidenti.
Ci risulta che molte di queste macchine appartengano a clienti delle attività di ristorazione del corso Umberto: persone che evidentemente prima parcheggiavano nell’area alle spalle dell’edicola dove da qualche giorno si stanno effettuando i lavori del PIU Europa, e che trovano scomoda o troppo lontana la sosta al multipiano dei Gerolomini.
Intanto, il guaio lo abbiamo passato noi residenti di via Barletta e dintorni. Infatti, adesso non solo non sappiamo dove parcheggiare nemmeno lontano dalle nostre abitazioni e siamo costretti a girare a vuoto anche più di un’ora per trovare un buco in cui mettere la macchina…ma vediamo ancora più aggravato il nostro problema di sempre.
Come tutti sanno, abitiamo in un posto in cui la presenza dei ponti della ferrovia Cumana impedisce il passaggio alle ambulanze e ai mezzi dei vigili del fuoco in caso di emergenza. A questo enorme problema, su cui mai nessuno ha saputo prendere provvedimenti, ora si aggiungono le auto che vengono a parcheggiare qui in modo assurdo e incivile.
Sono già due notti consecutive che sentiamo scosse di bradisismo.
E se dovessimo aver bisogno di scappare?
E se, invece, molto più normalmente, dovessimo portare un familiare o un amico al pronto soccorso?
E’ giusto che si debbano correre pericoli del genere per colpa di qualcuno che si comporta così male e non viene nemmeno sanzionato? Speriamo che i vigili urbani vengano anche da queste parti a controllare le auto in divieto di sosta.
Perché, noi, la morte dei topi, per colpa di qualche imbecille, non vogliamo farla!
*Lettera firmata