Mattino, Repubblica e Corriere del Mezzogiorno oggi parlano con grande risalto del sindaco Enzo Figliolia.
Ma non per qualche decisione politica (o inaugurazione) da tramandare ai posteri, bensì a proposito dell’indagine che riguarda l’associazione “Un’ala di riserva” ed il suo ex presidente Alfonso De Martino, accusato di truffa sulla gestione dei migranti ed attualmente agli arresti domiciliari.
Cosa c’entra Figliolia in tutta questa storia?
Nulla di penalmente rilevante lo riguarda (almeno per ora), ma il suo nome è spuntato nei verbali dell’interrogatorio che De Martino ha sostenuto il 2 luglio davanti ai pubblici ministeri Raffaello Falcone e Ida Frongillo.
De Martino, agli inquirenti, ha sostenuto infatti che Figliolia è uno dei politici di rilievo che gli chiese raccomandazioni per far assumere dei giovani disoccupati nel servizio civile.
“Mi ha dato un elenco di venti nomi, ma ne ho presi otto”, ha detto De Martino ai pm, aggiungendo che era stato lo stesso Figliolia a contattarlo “sempre in funzione di promettere delle attività da fare con l’associazione”.
Siamo sinceri e guardiamoci negli occhi.
Ormai le raccomandazioni dei politici non ci indignano nemmeno più e manco ci meravigliamo del fatto che un sindaco (o un qualsiasi altro eletto dal popolo) possa far lavorare un privato in cambio di un “posto al sole” per qualche suo “protetto”: parente, amico o conoscente che sia.
Però, una cosa dobbiamo dirla.
E cioè che una questione di principio, se viene imposta una volta, poi bisogna applicarla a tutti, anche se diventa un boomerang per chi l’ha sollevata a suo tempo.
Ebbene, vi ricordate il filmato delle “Iene” riguardante il consigliere comunale del Pd, Ciro Del Giudice?
In quelle riprese, Del Giudice prometteva il suo interessamento per far assumere alcuni giovani nella Guardia di Finanza.
In sostanza, “raccomandava”.
Esattamente come De Martino sostiene abbia fatto Figliolia nei suoi confronti.
Era il 16 maggio dell’anno scorso, esattamente 16 mesi fa.
Volete sapere cosa dichiarò Figliolia a proposito di quel filmato delle “Iene”? Ecco le parole del Primo Cittadino:“(…)È mio auspicio che il consigliere comunale tragga le dovute conclusioni rassegnando le proprie dimissioni da componente del civico consesso così da consentire che possano essere portate avanti, con determinazione e serenità d’azione, tutte quelle attività che, con assoluta trasparenza ed in uno spirito di grande collaborazione e partecipazione democratica, vedono impegnato il Consiglio comunale e l’amministrazione tutta in un momento storico di straordinaria importanza e di grande speranza per la città di Pozzuoli e per la sua comunità”.
Evidenziò “atteggiamenti gravi e intollerabili posti in essere dal Consigliere Comunale Ciro Del Giudice” e sottolineò che “il Partito Democratico di Pozzuoli e il Gruppo Consiliare, avendo come obiettivo prioritario della loro azione politica il rispetto della legalità, prendono le distanze da qualsiasi condotta lesiva dell’etica morale e comportamentale degli iscritti, dei propri elettori e di tutti i cittadini. Per tali ragioni si ritiene necessario e doveroso procedere all’immediata espulsione del suddetto Consigliere sia dal Partito che dal Gruppo Consiliare, auspicando che lo stesso abbia la sensibilità di dimettersi per fare chiarezza sull’episodio e restituire all’amministrazione la serenità compromessa. Il Partito Democratico e il Gruppo Consiliare continueranno a battersi per garantire l’affermazione dei valori della legalità e della trasparenza, principi cardine di ogni sistema istituzionale democratico e civile”.
“Raccomandazioni” erano quelle di Ciro Del Giudice e “raccomandazioni” sono quelle che Figliolia avrebbe fatto ad Alfonso De Martino.
Nulla di più, nulla di meno.
E, allora, se è vero che il Sindaco ha chiesto posti di lavoro all’ex presidente di “Un’ala di riserva”, per coerenza dovrebbe rassegnare le dimissioni e il Pd (partito e gruppo consiliare) dovrebbe espellerlo e chiedergli di farsi da parte.
Non lo diciamo noi, lo dice la regola che si è dato il Partito Democratico di Pozzuoli.
Questa regola vale per tutti o era solo “ad personam”?
Staremo a contare gli “attributi”…
(nella foto-copertina, il sindaco Figliolia e il consigliere Del Giudice)