Figliolia equilibrista tra due “fuochi” per non ammettere un fallimento
Chissà se gliel’hanno suggerita, caldeggiata o è stata esclusivamente frutto del suo ingegno.
Fatto sta che l’ultima pensata del sindacoFiglioliaappare talmentesurrealeda rischiare di esporre alridicoloil nostro Primo Cittadino.
Ci riferiamo alla“lettera aperta ai titolari degli esercizi pubblici”che il Capo dell’Amministrazione ha voluto divulgare alle 13.48 di oggi attraverso un comunicato stampa a firma del suo cognato-portavoce.
Che cosa c’è scritto in questa missiva?
Roba grossa, degna di una“annunciazione, annunciazione”che non si vedeva dai tempi dell’esilarante sketch con Massimo Troisi e Lello Arena.
In sostanza, Figliolia si“appella”al“buon senso”e alla“sensibilità”dei commercianti nella gestione delle proprie attività e liinvita al rispetto delle regoledel vivere civile e del vicinato, nel non spararefuochi artificialie nel non fare troppo baccano con lamusicaoltre una certa ora, onde evitare denunce e contenziosi con chi giustamente ha diritto al sacrosanto riposo notturno.
L’aspetto singolare di questa lettera è che Figliolia si richiama all’applicazione di una suaordinanza contro lo sparo di botti proibiti(la 134 del 14 settembre 2015) e del regolamento di attuazione delpiano di zonizzazione acustica, approvato dal Consiglio Comunale con la delibera 54 dell’11 giugno 2014.
Senza contare che,con un altro comunicato stampa, del 9 luglio scorso, lo stessoFigliolia(non un suo omonimo) sull’esplosione indiscriminata di fuochi artificiali,sceriffavacosì:“Passata ogni misura, pronti a punire i trasgressori”.
Visto chegli strumenti per sanzionare chi “sgarra” , il Comune di Pozzuoli ce li ha(da 32 mesi per i rumori molesti e da 17 mesi per i “botti”)perché il sindaco Figliolia deve arrivare oggi a scrivere una lettera del genere in cui, come un agnellino sacrificale di cui avere compassione, chiede quasi il “favore” di adeguarsi alle norme che il Municipio ha stabilito in materia?
Unapaternaledel genere poteva essere comprensibile prima di adottare regolamenti ed emettere ordinanze, per avvisare i trasgressori che la misura era colma e che si era pronti a prendere drastici provvedimenti.
Ma non ha senso quando,in forza di una legge, devi soltanto dimostrare di essere capace di applicarla, e di farlo senza sconti per nessuno.
Forse Figliolia ha capito che la suaordinanzasui botti proibiti ed ilregolamento consiliaresui rumori molesti sonoinapplicabilied allora, pur di non ammettere unfallimentopolitico sia personale che del suo Consiglio Comunale, prova adelemosinare ciò che il Municipio dovrebbe pretendere?
Oppure Figliolia cerca di fare l’equilibrista tra i commercianti ed i residenti e, preso tra due fuochi,cerca disperatamente di non farsi nemici in campagna elettorale?
Ogni ipotesi possibile porta ad un solo risultato: questa “letterina” è soltanto una presa per i fondelli.
Un Sindaco con gli attributi, una lettera del genere non l’avrebbe mai scritta né tantomeno pensata!
Però, con l’avvicinarsi delle elezioni, tutto è possibile: magariFigliolia farà un gentile “appello” anche a tutti gli automobilisti non residenti sul lungomare, ricordando loro amorevolmente che beccheranno100 euro di multase oltrepasseranno fuori orario i varchi di quella Ztl che lui ha creato ma che, in fondo, non vorrebbe applicare perchéci ama tanto tanto…
