Bella la propaganda elettorale ad effetti speciali.
Peccato però che, a volte, possa apparire un boomerang che per chi vorrebbe trarne un vantaggio.
Prendete, ad esempio, l’annuncio che ieri il sindaco Enzo Figliolia, attraverso la sua pagina Facebook, ha fatto a proposito della futura tassa sui rifiuti.
Ebbene, il primo cittadino uscente e ricandidato vuole colpire la nostra immaginazione facendoci credere di aver trovato la soluzione per regalarci uno sconto su questa gabella, già inopinatamente tra le più alte d’Italia nonostante Pozzuoli vanti una percentuale di raccolta differenziata vicina all’80% al punto da essere premiato come Comune Riciclone.
Figliolia scrive di voler introdurre la tariffa “puntuale”, ossia un “sistema per differenziare la tassa sui rifiuti in base alla propria utenza professionale e ai quantitativi prodotti”.
“Consegneremo a tutti una tessera magnetica – spiega il Capo dell’Amministrazione – Attraverso questa card, conferendo carta, vetro e plastica direttamente presso l’isola ecologica, si potrà accumulare del credito, semplicemente utilizzando la tessera come un badge, strisciandola in un’apposita apparecchiatura posizionata nei pressi dei contenitori. Il credito ottenuto, in base al peso del materiale depositato, sarà virtuale e registrato attraverso un lettore ottico. Questi soldi saranno poi detratti dalla Tari a fine anno”.
Cioè, io vado all’isola ecologica e pesando la mia spazzatura mi ritrovo automaticamente uno sconto sulla tassa.
Sì, ma lo sconto che otterrò su quale cifra verrà calcolato?
Figliolia, che fesso non è, si guarda bene dal dire che la tassa sui rifiuti, con questo sistema diminuirà in assoluto.
Dice soltanto che avremo un risparmio sulla futura Tassa.
Nel senso che se oggi paghiamo 500, domani potremmo anche pagare 600 meno un credito di 50 per aver pesato la spazzatura.
Dunque correremmo il rischio di ritrovarci a pagare 550, pari a 50 in più.
Il perché è presto spiegato.
Non tutti sanno che il costo della tassa sui rifiuti deve essere finanziato al 100% dalla cifra complessiva che bisogna chiedere ai cittadini che usufruiscono del servizio.
Ciò significa che, se aumentano i costi del servizio di igiene urbana, è matematico che la tassa sui rifiuti aumenterà.
Ora poniamoci qualche domanda.
Chi pagherà le tessere magnetiche per registrare il peso della spazzatura e calcolare il credito che ci spetta sulla tassa?
Chi pagherà le apparecchiature elettroniche per pesare la spazzatura?
Chi pagherà la gestione di queste attrezzature così delicate che sicuramente saranno sorvegliate e controllate per evitare furti e raggiri sul peso?
Sono tutte spese che finiranno nella tassa sui rifiuti!
Quali risparmi o ulteriori introiti otterrà il Comune da questo nuovo sistema?
Nessuno. L’immondizia differenziata infatti non aumenterà di quantità (quella che gettiamo oggi nei sacchetti è la stessa che andremo a pesare) e dunque il Municipio non ne ricaverà alcun beneficio economico.

Anzi, dovrà pagare più soldi per gestirne il trasporto verso i centri di riciclo autorizzati, visto che bisognerà effettuare più viaggi, aggiungendo a quelli già previsti per il ritiro della spazzatura a domicilio anche dei nuovi dalle isole ecologiche, che diventeranno più piene di materiale da smaltire.
A meno che dunque non intervenga qualche magia (di cui Figliolia dovrebbe metterci a conoscenza), se l’aritmetica non è un’opinione, il sistema illustrato dal Sindaco per la futura Tari è, a “perdere” per le tasche dei cittadini.
Bisognerebbe invece trovare un’idea per fare in modo da eliminare i costi di trasporto del materiale differenziato e consentire ai cittadini di ricevere un guadagno certo dalla pesatura dei propri rifiuti.
Un’idea dal nome “negozi comprarifiuti”, che pare si stia già sviluppando nell’area flegrea e di cui molto presto sentiremo parlare…