venerdì, Aprile 19, 2024
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Figliolia minaccia querela, Pozzuoli21 risponde così

Ecco la lettera che il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, ha fatto pervenire all’attenzione di Danilo Pontillo, proprietario del blog “Pozzuoli21”, dopo l’articolo di ieri dal titolo “Figliolia ‘tiene famiglia’: 63.316 euro di consulenze comunali (senza concorso) per il cognato!”

“Le comunico che ho dato mandato ai miei legali di presentare querela nei Suoi confronti in seguito alla pubblicazione sul Suo blog – in data 18 agosto 2015 – di un articolo concernente l’assegnazione di alcuni incarichi. Le notizie da Lei trasmesse sono diffamatorie, tendenziose e false. Sono stati pubblicati dati non incrociati con la realtà dei fatti. Sarà presentata una denuncia querela per tutelare l’immagine dell’amministrazione che guido, del proprio operato e dei soggetti coinvolti, calunniati a più riprese nell’articolo in questione. È inaccettabile far passare per informazione quella che è mera diffamazione. Nei prossimi giorni, in seguito alla deposizione della querela, sarà spiegato dettagliatamente ciò che in modo vile si è tentato di insinuare”.

Il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia

Ecco la risposta del giornalista Danilo Pontillo alla lettera del Sindaco di Pozzuoli

Gentile Sindaco, in riferimento alla sua missiva pervenuta ai miei indirizzi di posta elettronica pozzuoli21blog@gmail.com e info@pozzuoli21.it dall’indirizzo di posta elettronica del signor Mauro Finocchito  maurofinocchito@libero.it, desidero al riguardo esporre alcune considerazioni. Sono felice e rincuorato dal fatto che, dopo tantissimi anni di carriera giornalistica, il Primo Cittadino in carica della mia città decida di scrivermi per “avvisarmi” di aver dato mandato ai suoi legali di querelarmi per notizie “diffamatorie, tendenziose e false”. Infatti, quando ho aperto la mail, ero più che sicuro che il contenuto della Sua lettera fosse una sacrosanta richiesta di rettifica, come previsto dalla legge sulla stampa, che sconfessasse tutto ciò da me riportato nell’articolo da Lei richiamato.  Ma niente di tutto questo: la Sua missiva mi ha soltanto “intimato” che a breve sarò querelato per tutelare l’immagine dell’Amministrazione comunale e dei soggetti che Lei, e sottolineo “Lei”, ritiene io abbia calunniato.  Tralasciando il significato letterale e giuridico della parola “calunnia”, che è riportata nella sua lettera, Lei mi “avvisa” ancora che soltanto nei prossimi giorni “sarà spiegato dettagliatamente” di quali gravissimi fatti mi sarei macchiato.  Caro Signor  Sindaco, non sono qui a spiegarLe che i miei scritti, ed in particolare il mio articolo da Lei messo sotto “accusa”, si fonda su atti ufficiali e fatti ufficiali che sono propri della macchina amministrativa dell’Ente comunale e che ogni cittadino può agevolmente visualizzare dall’Albo Pretorio online oppure con accesso agli atti pubblici.  In tutti i casi, resto a Sua disposizione qualora decida di esercitare il Suo diritto alla rettifica novellato dalla legge sulla stampa che, prima di ogni querela, tutela chi ritiene che in uno scritto sia stato raccontato il falso.  Ma devo dedurre, dalle Sue anguste parole, che Lei ha scelto di avvalersi del Suo diritto di adire l’Autorità Giudiziaria, quindi non mi resta altro che dirLe “ci vedremo nelle aule di giustizia”, dove Lei avrà modo di dolersi solo e soltanto dei fatti aventi rilevanza penale ed io avrò il piacere di spiegare anche alla Magistratura i fatti veri e continenti a fondamento dei miei scritti.

Il giornalista Danilo Pontillo

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