Sempre presente nel celebrare chi conferisce lustro alla città, nel ricordare illustri puteolani passati a miglior vita, nel festeggiare compleanni importanti, nell’elogiare comportamenti da prendere a modello di civiltà.
Tutto si può dire del sindaco Figliolia, tranne che non colga al volo, sui social e nelle sedi istituzionali, ogni occasione di “visibilità” per se stesso e per la città di cui guida l’Amministrazione.
Non c’è nulla, dal più piccolo finanziamento per Pozzuoli ai grandi progetti per lo sviluppo del territorio, che sfugga al palcoscenico mediatico ben costruito nel corso del tempo dal Capo della Giunta insieme con i suoi più fidati collaboratori.
Un politico di razza, che ha imparato il mestiere con la Prima Repubblica e lo ha applicato con grande sagacia nella Seconda e nella Terza, sia pure confinato nell’unico ruolo di vertice su cui i maggiorenti del suo partito gli hanno consentito finora di gareggiare.
Un politico talmente bravo a cogliere l’attimo da essere capace di interrompere il suo discorso in Consiglio Comunale (accadde il 29 settembre scorso) per magnificare l’operato di due vigili urbani, i quali avevano appena “trovato e restituito” (sic!) il portafogli a un cittadino, meritandosi così un encomio pubblico da parte del Nostro, prima in diretta streaming e poi con atto ufficiale.
A nulla valse sapere che in realtà il portafogli era stato consegnato ai vigili da un cittadino (lui sì da encomiare) che l’aveva trovato per terra.
A nulla valse sottolineare che la restituzione di un portafogli dovrebbe rientrare nella normalità per chi indossa una divisa.
Encomio doveva essere ed encomio fu: alla faccia di tutti coloro che avevano trovato il “coraggio” di criticare la (pacchiana) parata militare organizzata dallo stesso Figliolia per festeggiare il pensionamento di Carlo Pubblico, comandante (e sedicente “moralizzatore”) del Corpo dei Vigili Urbani.
Se tutto questo è vero (e nessuno può smentirlo: ci sono i fatti che “parlano”), ancora non ci spieghiamo il motivo per cui Figliolia, così solerte in occasioni del genere, abbia finora omesso di elogiare pubblicamente il gesto compiuto 45 giorni fa da un consigliere comunale.
Un consigliere della sua maggioranza, anzi di più: del suo partito, il Pd.
Il consigliere si chiama Gennaro Testa (meglio noto come “Gozzetto”, dal nome della notissima attività di cui è proprietario) e lunedì 12 dicembre, come egli stesso ci ha raccontato quattro giorni più tardi, ha sventato uno scippo ai danni di un’anziana in via Vecchia San Gennaro, mettendo in fuga due malviventi.
Ebbene: Figliolia encomia i vigili urbani che ritrovano (?) un portafogli e lo restituiscono al legittimo proprietario, ringrazia le forze dell’ordine quando compiono arresti (cosa che poi, in fondo, fa parte del lavoro per cui vengono pagate), si fa portabandiera della legalità e del rispetto delle regole….e poi quando un consigliere comunale mette a repentaglio la propria incolumità per sottrarre una malcapitata dalle grinfie di due malviventi (e lui ne viene messo a conoscenza)…che fa? Tace?
Manco una sillaba nel Consiglio Comunale del 27 dicembre?
Manco due righe di ringraziamento sulla sua pagina Facebook?
Manco un flebile cinguettìo su Twitter?
Cosa avrà mai fatto di male il consigliere Testa per meritare un trattamento del genere?
Non è dato saperlo.
Ma di certo, una omissione del genere non è da Figliolia.
E allora qualcuno ce ne spieghi il perché.
O, magari, provveda a colmare la lacuna già durante il consiglio comunale in programma domani mattina al rione Terra.