HomePoliticaFigliolia verso la giunta...
spot_imgspot_img
spot_img

Figliolia verso la giunta “tecnica” senza Fenocchio e col caso-Manzoni ancora aperto…

Entro le prossime 48 ore dovrà nascere la giunta Figliolia.

Lunedì è infatti l’ultimo giorno utile per poter nominare gli assessori da parte del Sindaco.

Una scadenza non più rinviabile perché proprio il 31 luglio è il termine ultimo per approvare, da parte dell’Amministrazione la manovra di riequilibrio di bilancio.

La nuova aula consiliare del Comune

Atto senza il quale si scioglie automaticamente il consiglio comunale, che dovrà votare anch’esso il documento contabile ma potrà usufruire di una proroga da parte del Prefetto solo nel caso in cui l’Esecutivo ne avrà ratificato il contenuto nei tempi previsti dalla legge.

Per il Primo Cittadino è arrivato dunque il momento di scegliere la sua squadra di governo.

Le “regole di ingaggio” le ha stabilite lo stesso Figliolia: in Giunta non vuole consiglieri (né eletti né trombati) ma tecnici indicati dalle varie anime della coalizione, uno per alleato, tranne la civica a lui legata, che non dovrà esprimere assessori, e col vicesindaco ai Verdi.

Una scelta che ha già comportato un primo forfait nell’assegnazione delle poltrone.

Il consigliere Tito Fenocchio

Tito Fenocchio, ha infatti comunicato al sindaco che, se la nomina degli assessori è condizionata da questo “paletto”, Campania Libera non entrerà in Giunta.

Figliolia dunque (al netto del riconfermato Roberto Gerundo) si trova ad un bivio: o spalmare sei incarichi su cinque forze politiche (Pd, Verdi, Idea Pozzuoli, Democrazia e Libertà e Uniti per Pozzuoli) oppure lasciare la casella vuota per Campania Libera e nominare soltanto sei assessori su sette, distribuendo equamente (almeno nei numeri) le “visibilità”.

Il consigliere Gigi Manzoni

C’è però da sciogliere ancora il nodo interno al Pd.

Nella riunione di gruppo svoltasi ad inizio settimana, è stato stabilito che i tre posti da spartire in seno al partito Democratico sono così ripartiti: Gigi Manzoni vuole la presidenza del consiglio comunale, Mimmo Pennacchio chiede l’assessore e all’area Figliolia-Casillo (Mariano Amirante o Vincenzo Daniele) andrà il capogruppo consiliare.

L’assessore uscente Paolo Ismeno

Ciò significa che la corrente “manzoniana” potrebbe perdere la doppia “casella” a cui aspirava, visto che, numeri alla mano, l’assessore uscente Paolo Ismeno (che Manzoni avrebbe volentieri accettato come espressione della sua componente) rientrerebbe in gioco solo in tre casi: se dovesse finire in “quota” Pennacchio; come secondo tecnico nominato dal Sindaco insieme con Gerundo; o, ancora, come “sponsorizzato” da Fenocchio nel caso in cui Figliolia volesse cercare di ricucire lo strappo con Campania Libera.

Lo stesso Manzoni, secondo alcune indiscrezioni, rischierebbe addirittura di restare “impallinato” dai franchi tiratori della maggioranza.

Nella coalizione di Figliolia infatti si dice che l’ex capogruppo Pd “ha chiesto di diventare presidente del consiglio comunale ma i voti per farlo se li deve andare a cercare, non sono automatici”.

(foto gino conte)

Per essere eletti alla presidenza consiliare dopo il primo o secondo scrutinio servono 16 voti, mentre dal terzo scrutinio in poi si va al ballottaggio tra i due più votati e vince chi prende più voti, con successo al candidato più anziano in caso di parità.

La maggioranza è di 19 consiglieri e, probabilmente, il “manzoniano” Caiazzo (sostenuto proprio da Paolo Ismeno alle elezioni dell’11 giugno) non sarà presente alla prima seduta perché in ferie.

Con l’aria che tira nel Pd e con qualche maldipancia di troppo tra gli alleati, Manzoni potrebbe tornare dal consiglio di lunedì mattina (inizio ore 10.30 al Municipio di Toiano) con un pugno di mosche in mano.

E, in quel caso, ne vedremmo davvero delle belle.

 

spot_img
spot_img
spot_img

Ultimi articoli pubblicati