E’ stato un incontro infruttuoso (e a tratti burrascoso) quello di ieri tra il sindaco Enzo Figliolia ed i rappresentanti sindacali dei vigili urbani. Cgil, Snavu, Uil e Csa erano stati infatti convocati dal Capo dell’Amministrazione (con cinque giorni di anticipo rispetto a quanto inizialmente previsto) per discutere di alcune rivendicazioni salariali avanzate dalla polizia municipale: i nuovi incentivi previsti dal contratto di lavoro per chi è impegnato nei servizi ad impatto esterno, gli aumenti di stipendio per chi ricopre ruoli di responsabilità, lo sblocco delle progressioni orizzontali e del pagamento della produttività.
Figliolia (che da sette anni tiene per sé anche la delega ai caschi bianchi) in assenza del segretario generale (presidente della delegazione trattante) avrebbe voluto il congelamento della protesta per non bloccare alcuni servizi essenziali (come la chiusura dei parcheggi) in cambio della promessa sulla sua parola d’onore di risolvere appena possibile la situazione, ma ha ottenuto un netto rifiuto da parte delle organizzazioni di categoria.
Che hanno così confermato la volontà dei propri iscritti di rinunciare fin d’ora a tutte le prestazioni di lavoro straordinario e di protrazione oraria (oltre le 22 dal lunedì al mercoledì, oltre la mezzanotte dal giovedì alla domenica).
Ciò significa nessun vigile di notte e pochissime unità nei giorni festivi.
Ma protestano anche i lavoratori socialmente utili addetti al progetto “strisce blu”. In una nota sindacale a firma del delegato Cisl Carmine Migliaresi, si rimprovera infatti l’Amministrazione di aver spaccato gli Lsu promettendo più soldi a chi effettua il turno notturno, non contemplato dal contratto per questa particolare categoria di addetti.
Vedremo come risponderanno nelle “stanze dei bottoni” all’accusa di aver addirittura violato la legge.