“Abbiamo chiesto delle spiegazioni all’Asl Napoli 2 Nord che ci ha riferito che questa situazione è stata determinata dai tempi di somministrazione del vaccino che si sono allungati dopo il blocco di Astrazeneca, con molte persone che chiedono in sostituzione la vaccinazione con Pfizer”.
Parole del sindaco puteolano Enzo Figliolia che, alle 21.17, con un comunicato stampa e un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, spiega così, per conto dell’azienda sanitaria locale, i motivi per cui all’esterno dell’ospedale di La Schiana, ci sono code bibliche per la somministrazione dell’antidoto al Covid.
La colpa di tutto ciò, insomma, per l’Asl, non sarebbe della cattiva organizzazione del servizio ma di molti cittadini che rifiutano di farsi somministrare questo specifico tipo di vaccino.
Giustificazioni che sembrano non tener conto delle reali motivazioni per cui c’è chi rifiuta Astrazeneca, ossia la presenza di patologie che rendono sconsigliabile l’inoculazione di quel prodotto (CLICCA QUI PER LEGGERLE), così come proprio oggi ci ha raccontato un 79enne costretto a rinunciarvi su indicazione scritta del proprio cardiologo di fiducia e al quale nessun operatore ha voluto somministrare un vaccino diverso.
Nel pomeriggio di oggi, cinque consiglieri comunali, il puteolano Raffaele Postiglione ed i quartesi Vincenzo Lucchese, Filippo Celano, Giuseppina Rollin e Davide Secone avevano scritto una PEC allo stesso Figliolia, al suo collega quartese Antonio Sabino e al direttore generale dell’Asl Antonio D’Amore proprio per conoscere la motivazione di questi disagi nella struttura ospedaliera puteolana.
La risposta dell’Asl alla situazione specifica è arrivata tramite Figliolia ed è destinata sicuramente a far divampare altre polemiche.