L’ideale sarebbe non fumare, ma quasi il 25% della popolazione lo fa.
E allora, quando si realizza un’opera pubblica, nel pensare all’arredo urbano complementare, bisogna tener conto anche delle abitudini dei suoi potenziali fruitori.
La nuova (bellissima) darsena puteolana è, ad esempio, frequentata da moltissimi “amanti” della sigaretta, ma finora al Comune nessuno ne ha tenuto conto, o quanto meno nessuno si è spremuto le meningi in maniera tempestiva.
Già, perché lo spazio open più in voga nella movida puteolana è aperto al pubblico già da circa un mese ma le cicche nessuno sa dove spegnerle.
E quindi, inevitabilmente, le troviamo ovunque.
Per terra (rimosse dai ristoratori e dagli spazzini) e, soprattutto, nelle fioriere, vecchie e nuove.
Non è un bello spettacolo.
Non è uno spettacolo degno di un lavoro ben fatto e di un’Amministrazione che vuole essere attenta anche ai particolari (come testimoniano gli 11 contenitori per i rifiuti dislocati nella zona e le rastrelliere per la sosta delle biciclette, giustamente decantate dal sindaco Figliolia con un post su Facebook).
Attrezziamo dunque, anche con dei posacenere, questo splendido luogo di aggregazione.
E facciamolo in fretta, prima che diventi un porcile “sotto gli occhi di tutti”.