Gli errori del Comandante dei vigili? Li stiamo pagando noi di tasca nostra!
Un giorno di stipendio tolto illegittimamente a un dipendente comunale costa ai puteolani la “bellezza” di 2.800 euro.
E’ l’incredibile scoperta che chiunque può fare spulciando l’Albo Pretoriodel Municipio di Pozzuoli.
Dove, tra tanti atti burocratici, è pubblicata anche ladelibera consiliare numero 21 approvata il 13 marzo scorso.
Si tratta del“riconoscimento di un debito fuori bilancio”originato dallasentenza numero 9405 del 15 ottobre 2014, con cui ilgiudice del lavorodel Tribunale di Napoli,Fabiana Carleo, accoglieva ilricorsodelvigile urbanoG.P. contro la sospensione dal servizio e dal salario per 24 ore comminatagli dalcomandante della polizia municipale,Carlo Pubblico, per una“assenza ingiustificata”risalente al 24 giugno 2013.
Il Comune ha perso la causa perché G.P. ricevette lacontestazione disciplinare soltanto quasi tre mesi dopo(il 19 settembre 2013), in violazione del comma 2 dell’articolo 55 bis del decreto legislativo numero 150 del 2009, che stabilisce in 20 giorni il lasso di tempo massimo con cui quel tipo di addebito può essere notificato al dipendente.
Risultato: ilConsiglio Comunale, come è suo dovere fare in circostanze del genere, ha approvato ildebito fuori bilancioderivato dalla sentenza, che ammonta a2.165,73 euro(comprensivo di interessi, spese legali della parte vincitrice, spese di giustizia ed oneri riflessi a carico del Municipio).
Ma, a questi soldi, vanno ad aggiungersianchei634,40 europagati dal Comune all’avvocatoincaricato di difendere l’Ente dal ricorso del proprio dipendente, così come risulta dalladetermina dirigenziale numero 726 dell’11 aprile 2014.
Ilconto totaleammonta dunque a2.800 euro e 13 centesimi.
Tutto questoa fronte di una causa dal valore di circa 85 euro (!!!), che è la cifra lorda corrispondente ad un giorno di mancata retribuzione da parte di un lavoratore come G.P.
Ciliegina sulla torta, a quanto ci risulta,il Comune non avrebbe nemmeno presentato appello a questa sentenza, che, dunque, sarebbe già passata in giudicato.
La domanda è semplice e scontata:è normale che, per l’errore di un dirigente comunale nella notifica di un provvedimento disciplinare, debba essere la collettività a pagare?
L’Amministrazione si è rivolta alla Corte dei Conti per pretendere che questi 2.800,13 euro siano restituiti al Comune dal comandante dei vigili urbani?
E’ appena il caso di ricordare cheil Capo della Polizia Municipale è, ad oggi, già recidivo in materia.
Provvedimento che si è trasformato in undebito fuori bilancio da 3.266,16 euro, approvato con non poche difficoltà (l’assessore Stellato ha vanamente tentato di ritirarlo dalla votazione in aula)durante il consiglio comunale di martedì scorso, 17 novembre.
In questo caso, tuttavia,il Comune ha deciso di ricorrere in Appellocontro il giudizio di primo grado, quindila vicenda giudiziaria non si è ancora chiusa.
Ma,se anche in secondo grado il Municipio dovesse risultare soccombente,pagheremo sempre noi puteolani oppure il conto(nella circostanza ancora più salato)verrà girato al comandante Pubblico, come sarebbe giusto fare?
