Se non ci fosse da ridere, ci sarebbe davvero da piangere per come siamo “combinati” in alcune realtà della nostra Pozzuoli.
La foto che vedete è stata scattata all’interno di un palazzo del lungomare di via Napoli ed è quella del bidone fornito dal Comune ai condòmini di quel fabbricato per lo sversamento dei rifiuti umidi, secondo il calendario prestabilito per la raccolta differenziata domiciliare.
Sul contenitore (che già in due circostanze è stato trafugato dall’esterno del palazzo, l’ultima volta poco più di un mese fa, sempre di domenica…) c’è un avviso in cui si legge che lo stesso bidone era nuovamente sparito dalla circolazione ieri sera (proprio quando doveva essere depositata la spazzatura) e che è stato ritrovato presso un vicino ristorante, il cui titolare (o qualche suo collaboratore) si presume, se n’era abusivamente impossessato.
![La foto del bidone condominiale con l'avviso: Pozzuoli21 ha ritenuto di dover cancellare il nome del ristorante "incriminato" non essendovi ancora alcuna prova certa del presunto furto](http://www.pozzuoli21.it/wp-content/uploads/ok-bidone-differenziata-Copia1-300x300.jpg)
L’anonimo estensore del messaggio (un operatore della De Vizia? un addetto all’igiene urbana del Comune? un residente in quel condominio? Non è dato sapere…), onde evitare nuovi (presunti) “furti” del genere, suggerisce ai fruitori del bidone di non portarlo fuori finchè non sia stato scritto, in maniera più visibile sulle fiancate del contenitore, il nome della strada e del numero civico del condominio a cui esso è destinato, ma soprattutto finchè non sarà “andato a parlare col ristoratore” in questione.
Ristoratore con il quale è ipotizzabile che l’autore dell’avviso avrà presto una “calda” discussione, con la speranza che il “dibattito” non trascenda nelle classiche “mille e una notte”.
Come dare torto a chi, su questo episodio, volesse giocare i numeri al lotto?
Ma come dare torto anche a chi, per eseguire correttamente tutti i passaggi della raccolta differenziata, a volte deve prima capire dove ha “traslocato” il bidone condominiale e poi magari rischiare anche di “fare questioni” con chi se n’è appropriato?
Giriamo al Comune la soluzione del rebus…