“Chiusa per atti vandalici”: così recita tristemente una scritta all’esterno della Casa dell’Acqua di via Svevo, a Monterusciello, nei pressi della pista ciclabile.
Incredibile ma vero, infatti, i teppisti, forzando una porta, sono riusciti a mandare ko persino l’impianto (l’ultimo dei tre finora installati sul territorio puteolano) inaugurato dal Comune dieci mesi fa, per consentire ai cittadini di rifornirsi del prezioso liquido potabile al costo di 5 centesimi al litro.
La notizia ha destato scalpore nell’intero quartiere e non sono mancate le reazioni di rabbia ed amarezza anche su Facebook.
Sperando che la struttura possa essere ripristinata al più presto, ci auguriamo che le immagini delle telecamere installate proprio all’interno del manufatto consentano l’individuazione dei responsabili di questo atto stupido e balordo.
Partendo da questo episodio, intanto, il movimento politico “Pozzuoli Ora” ha diffuso una nota in cui sottolinea, attraverso il portavoce Riccardo Volpe, che “Monterusciello sta diventando il palcoscenico della criminalità organizzata. Le sparatorie che si sono avute nell’ultimo periodo, il tentativo di stupro ai danni di una quattordicenne e gli atti vandalici che hanno messo fuori funzione la casa dell’acqua nei pressi della pista ciclabile, devono accendere i riflettori sul quartiere. Chiediamo un sistema di videosorveglianza almeno nelle zone più isolate ma frequentate di sera: la pista ciclabile, le due piazzette rimaste agibili e nei pressi della stazione Circumflegrea, che al calar del sole sembra una zona da coprifuoco”.