“Il Capodanno senza regole di Pozzuoli”

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Egregio direttore Pontillo, colgo l’occasione all’inizio del nuovo anno per esporre alcune mie piccolissime considerazioni, con la speranza che, una sua eventuale pubblicazione, possa stimolare qualche nostro amministratore per ottenere delle delucidazioni ai miei quesiti.

Voglio innanzitutto ricordare che: ilSindacodella nostra città, sull’onda delle tante proteste, in nome della sacrosanta tranquillità, diritto fondamentale dei cittadini, il 14 settembre 2015 emanaval’ordinanza sindacale n°134, che conteneva ildivieto assoluto di esplosione di fuochi d’artificio su tutto il territorio comunale.

Tale disposizione prevede una sanzione amministrativa salata, molto più corposa se il trasgressore è iltitolaredi un’attività diristorazioneo simili, che potrebbero rischiare lachiusuradell’attività.

Addirittura, la stessa ordinanza prevede una multa di 500 € per chi imbratta con materiale residuato da esplosioni non autorizzate.

Inoltre, i boati prodotti potrebbero essere sanzionati con l’applicazione prevista dall’articolo 39 delRegolamento Acustico del Comune di Pozzuoli, approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 54 dell’11 giugno 2014.

Voglio inoltre comunicare che il signor Sindaco, attraverso la sua paginaFacebook, il giorno 11/12/2015, in occasione della presentazione dellanuova centrale operativa, gestita dallapolizia localecompreso il nuovissimo sistema divideosorveglianza, che ormai interessa gran parte della zona, cosiddettamovida, evidenziò l’arrivo di una nuovaappcapace di far intervenire i poliziotti municipali in tempo reale perbloccare chi getta i rifiuti indisciplinatamente.

Questa comunicazione del Sindaco mi rendeva felice, finalmente l’occhio elettronico, ilGrande Fratelloputeolano, non sarebbe solamente servito a rimpinguare le casse comunali attraverso le enormi, ma inattese, entrate prodotte daivarchi elettroniciche regolamentano laZTL di Via Napoli; finalmente, la pubblica amministrazione avrebbe potuto avere un reale controllo specialmente sugliatti di vandalismo.

E non assistere inermi alla più grande trasgressione di massa della storia di un comune.

Episodi che si contano a decine.

Ebbene, mi piacerebbe saperequante contravvenzioni e/o denunzie ha prodotto questo sistema così sbandierato dal Sindaco.

Vorrei sapere perché, nonostante la ordinanza di cui sopra, si è potutosparare fuochi indisciplinatamente: non sarebbe bastato puntare, o addirittura zoomare verso le case?

Non si potevanoidentificare gli esercizi commerciali, molti situati sotto le telecamere, che hanno usato lunghe batterie di fuochi, abbandonando sulla pubblica via i residui prodotti?

Addirittura, ivenditori abusivi di fuochi artificiali, ubicati proprio sotto le telecamere, non potrebbero essere individuati e sanzionati?

Allora a cosa serve il sistema di videosorveglianza, ad individuare coloro che hanno danneggiato la colonnina SOS installata sul lungomare e non ancora in funzione ?

Sarei curioso di sapere se sono stati ripresi ivandaliche hanno macchiato conbottiil neopulito lungomare, o se le potenti telecamere, da lei tanto osannate, hanno scoperto iteppisti, criminali che hanno danneggiato, in modo indelebile, la neorestaurata statua di Martín de León Cárdenas (Santo Mamozio), nonostante ben 3 videocamere siano situate a circa 15 metri.

Egregi signori, ho l’impressione che viene seguita la strada più semplice per battere cassa: ma, credetemi, il verocontrollo del territorioè n’ata cosa.

Ma innanzitutto tutte letrasgressioni(Codice della Strada, ordinanze o leggi) devono essere considerate reati.

Se è lo Stato che consente, allora esiste una contraddizione giuridica di fondo.