Summum ius, summa iniuria, dicevano gli antichi romani per sottolineare che molto spesso le grandi ingiustizie derivino dall’applicazione del diritto senza usare il buon senso.
E probabilmente è proprio il buon senso ciò che è mancato ai vigili urbani intervenuti martedì mattina, nel centro storico di Pozzuoli, per “stangare” l’Antico Chalet, uno dei chioschetti più noti e frequentati della città.
Il locale all’incrocio tra via Cesare Battisti e via Giovanni De Fraja, è stato infatti chiuso per cinque giorni (potrà riaprire soltanto domenica) e il proprietario multato di 400 euro per non aver rispettato le misure antiassembramento previste dalle norme antiCovid.
La colpa? Aver fatto consumare a un cliente una bevanda al banco e non da asporto, come è obbligatorio per legge in questo periodo.
Almeno questo è quanto riporta il verbale di contravvenzione elevato dalla Polizia Municipale.
E in teoria non farebbe una piega se non fosse per la sconcertante versione dei fatti fornita dal titolare dell’attività.
“Rispettiamo le leggi scrupolosamente e ogni volta che serviamo un cliente gli ricordiamo che deve allontanarsi dallo chalet per poter degustare i prodotti che ha acquistato da noi – ci dice Biagio, proprietario dell’Antico Chalet– Martedì mattina però è accaduto che una signora anziana si è fermata per chiederci se potevamo offrirle un bicchier d’acqua sostenendo che doveva prendere la pillola per la pressione. Non è la prima volta che succede una cosa del genere. Abbiamo offerto l’acqua comportandoci come chiunque al nostro posto avrebbe agito e l’abbiamo anche invitata a bere a distanza dallo chalet ma la vecchietta o perché non ci ha ascoltati o perché non si sentiva bene e non aveva la forza di spostarsi, meccanicamente, ha preso il medicinale con l’acqua, ha lasciato il bicchiere di carta sul banco, ci ha ringraziati e si è allontanata. I vigili hanno contestato l’infrazione soltanto in un secondo momento, quando l’anziana già era andata via, sostenendo di aver visto tutto con i loro occhi in quanto, a loro dire, appostati da tempo nei pressi dello chalet per controllare il nostro operato. Non hanno voluto sentire ragioni quando abbiamo cercato di spiegare la nostra buona fede e il nostro essere assolutamente incolpevoli in una circostanza del genere. E per giunta hanno multato pure una ex commerciante che era nei paraggi, ha assistito alla scena e ha difeso il nostro lavoro con i vigili: anche lei è stata sanzionata di 400 euro perché mentre si rivolgeva ai vigili, nel parlare, la mascherina le si era leggermente abbassata sotto il naso…”.
Una vicenda che ha davvero dell’incredibile.
E che potrebbe anche non finire qui, visto che il caso è stato sottoposto all’avvocato di fiducia dell’azienda per valutare, oltre al canonico ricorso, anche eventuali azioni legali nei confronti di chi ha comminato la multa all’attività e decretato la sua chiusura temporanea.