
Erano undici, ne sono rimasti tre e, di questo passo, nel giro di poche ore, non ne sopravviverà nessuno. Stiamo parlando degli anatroccoli che vivono nel laghetto di villa Avellino e che, uno dopo l’altro, vengono divorati dalle tartarughe carnivore, “ospiti” dello stesso spazio.
L’allarme è stato lanciato già da alcuni giorni, sia tramite Facebook, dalla signora Lucia Artiaco (che, venerdì pomeriggio, quando le bestiole erano ancora otto, aveva personalmente salvato due paperotti lanciandosi in acqua e allontanando temporaneamente le testuggini più aggressive) sia da altri visitatori del parco pubblico, che sostengono di aver allertato chi si occupa della custodia del polmone verde.

Niente, purtroppo, è stato però fatto: e i giovanissimi palmipedi continuano a morire, sotto gli occhi dei loro candidi genitori, che cercano di difenderli come possono a colpi di becco sulle corazze delle testuggini, a quanto pare, però, inutilmente.
IL VIDEO GIRATO VENERDI’ SCORSO DALLA SIGNORA LUCIA ARTIACO: GLI ANATROCCOLI ERANO ANCORA OTTO

E mentre la natura fa il suo corso, il Comune sembra rassegnato all’ineluttabile.
Dall’Ufficio Giardini infatti si giustificano dicendo che “ci sono in villa Avellino 23 tartarughe carnivore portate da cittadini che evidentemente non potevano o non volevano più tenerle in casa. Dobbiamo toglierle da lì e magari trasferirle nel lago d’Averno…”.
Pie intenzioni. Ma cosa si aspetta a concretizzarle? Che le tartarughe facciano indigestione di papere?