martedì, Marzo 25, 2025
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“Il centrodestra puteolano può ripartire solo da noi berlusconiani!”

Duecento persone, tra politici in carica, ex amministratori e simpatizzanti sia forzisti che di centrodestra.

Un risultato più che soddisfacente per la presentazione del club puteolano “Forza Silvio”, avvenuta stamattina a Villa di Livia, per volontà di due giovani professionisti puteolani, il 29enne avvocato penalista Lorenzo Sozio e il 32enne  Gennaro Maione, legale esperto in materia di appalti pubblici e diritto urbanistico, nonchè consulente per la comunicazione istituzionale (entrambi nella foto grande in alto).

Un’iniziativa (che avrà la sua prima sede logistica al rione Toiano) e che ha ricevuto la “benedizione” di due importanti esponenti politici di area berlusconiana: il sindaco montese Franco Iannuzzi (che è anche presidente campano dell’Anci, ossia l’Associazione Nazionale Comuni d’Italia) e Fulvio Martusciello, assessore regionale allo sviluppo economico e alle attività produttive.

Forza Italia, dunque, a Pozzuoli rinasce da qui, da un circolo a sostegno dell’ex premier e soprattutto delle sue convinzioni ideologiche.

E si propone come volàno per la ricostruzione di un centrodestra locale che, dopo due esperienze amministrative consecutive  finite con altrettanti  scioglimenti consiliari per gravi liti interne alla coalizione, ha perso migliaia di consensi lasciando praticamente campo libero ad un centrosinistra diventato quasi “monocolore” in Consiglio Comunale, con l’appoggio determinante di molti ex suoi avversari, ora tutti con Figliolia.

“Abbiamo creato il club come organizzazione semplice e snella per tutti gli amici che si riconoscono nel messaggio politico del partito –ha esordito nella sua breve introduzione Gennaro Maione, uno dei due fondatori dell’iniziativa- Il nostro sostegno va al presidente Berlusconi per un progetto liberale, di semplificazione dello Stato e della sua sburocratizzazione. Sul territorio vogliamo promuovere i valori del liberalismo e dare nuova linfa al centrodestra in città”.

Il progetto politico è stato poi spiegato nei dettagli da Lorenzo Sozio, cofondatore e presidente del club “Forza Silvio” insieme con Maione: “I club di Forza Silvio sono gruppi di amici che si riconoscono sotto un’icona ed un unico messaggio politico, sono organizzazioni elementari innovative e più vicine alle persone, dove ognuno può sentirsi partecipe della vita politica e di partito. I club vogliono anche mostrare il proprio affetto e soprattutto sostegno al presidente Berlusconi in un momento storico in cui egli rappresenta certamente uno degli ultimi baluardi contro i veri poteri forti economici ed europei, dalle banche a certe espressioni dell’Unione Europea, dal mondo dell’informazione e della carta stampata ad una certa parte della magistratura politicizzata, poteri che cercano l’abbattimento dell’avversario con ogni mezzo e con il perenne clima di caccia alle streghe. Siamo convinti che Forza Italia e Silvio Berlusconi siano i soli soggetti che portano avanti un progetto liberale, un progetto di semplificazione dello Stato, di snellimento e di sburocratizzazione. Questo  paese ha bisogno di libertà –ha proseguito Sozio- Non concordo con quelle forze politiche che dicono che ci sia poco Stato in Italia: io penso invece che ci sia troppo Stato, e questo si manifesta purtroppo in troppe leggi, regolamenti, vincoli, in una tassazione esasperata. Tutto ciò non fa altro che imbrigliare il paese, perché troppo Stato significa troppa spesa pubblica e quindi un altissimo prezzo per i cittadini che devono mantenerlo. Troppi enti inutili, troppi controlli demagogici. Un esempio su tutti sono i piani paesaggistici, intrisi di demagogia, che non sono assolutamente adeguati alle impellenti esigenze abitative e spesso interpretati ancora più restrittivamente da autorità arroganti che non tengono conto dei bisogni dei cittadini (poi si è negligenti sul tema dei rifiuti interrati nella nostra regione). Per questo, anche guardandoci intorno, siamo convinti che l’unico politico che in Italia che professa meno Stato e più autonomia privata è Silvio Berlusconi, per questo aderiamo e cerchiamo di dare il nostro contributo a Forza Italia. Stiamo alzando la mano in questo momento proprio per mostrarci presenti e per dire che ci siamo anche noi giovani che sul territorio promuovono i valori del liberalismo. La situazione politica puteolana rasenta l’autentica catalessi, il centrodestra dovrebbe essere opposizione, ma dire spettrale è poco. Dopo due suicidi assistiti dello schieramento di centrodestra, adesso si assiste alla lunga agonia che di questo passo porterà all’eutanasia dello stesso. La mancanza assoluta di ogni forma di opposizione, per la mia giovane età non ricordo ci sia mai stato un clima così politicamente omertoso ed inerte, si traduce in complicità al centrosinistra. Per non parlare dei giovani, che qui vengono sistematicamente sfiduciati e calpestati, e quindi noi vorremmo dare un contributo per cambiare la rotta. Noi siamo per l’inversione di marcia al di là delle divisioni e delle appartenenze, auspichiamo l’unità del centrodestra magari intorno a nuove e competenti espressioni che possano degnamente e risolutivamente fronteggiare la dispotica amministrazione di sinistra. Noi ci siamo!”.

La parola è poi passata a Franco Iannuzzi (sindaco montese e presidente regionale dell’Anci), il quale  ha sottolineato la necessità di “portare avanti un progetto integrato dei Campi Flegrei in modo che i territori vengano utilizzati al meglio secondo le loro peculiarità. Dobbiamo puntare sull’accoglienza e abbiamo tutte le carte in regola per farlo. Per questo abbiamo bisogno di un modello preciso di sviluppo del territorio. Se per anni la nostra fascia costiera è stata quasi sempre occupata dalle industrie, è solo perché la sinistra aveva necessità di operaizzare il tessuto urbano e prendere voti con la sindacalizzazione dei lavoratori. Stavamo riuscendo a cambiare rotta, dimostrando, non con Figliolia ma con Agostino Magliulo sindaco di Pozzuoli, di essere una forza unita per ottenere fondi strutturali. Adesso dobbiamo ripartire da un nuovo scenario politico. E devo ringraziare Sozio e Maione perché, in questo contesto, sono degli eroi. Noi ci lamentiamo sempre dell’operato degli altri, ma lo spazio in politica bisogna conquistarselo e loro sono scesi in campo interpretando al meglio lo spirito dell’articolo 49 della nostra Costituzione, secondo cui  tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale. Ebbene, la felice intuizione di Berlusconi è stata proprio quella di capire, in anticipo su tutti, che gli interessi variegati dei cittadini non trovano rappresentanza nei partiti tradizionali. Dobbiamo dunque aprire le porte a tutti e smetterla con i giochi di posizionamenti e di correnti. Deve essere premiato il merito. E un progetto del genere troverà sempre la mia personale collaborazione”.

L’intervento conclusivo è stato quello di Fulvio Martusciello, assessore regionale con delega alle attività produttive e allo sviluppo economico.

“I Club rappresentano soltanto un pezzo del progetto di Berlusconi per riconquistare il governo del paese. Ce ne sono già 5.200 in tutta Italia, ma contiamo di arrivare a 12mila entro il 26 gennaio, data in cui si celebra il ventesimo anniversario del discorso televisivo con cui Berlusconi annunciò la sua discesa in campo. Un messaggio che, da quel giorno, è ancora oggi di estrema attualità. Eppure, quando un gruppo di noi fu da lui convocato a casa sua nel 1993 per ascoltare il suo progetto politico e ricevere il famoso kit del candidato, lo guardavamo come si guarda un folle. Ma Berlusconi ha ragione anche quando critica il comportamento della politica europea, e me ne accorgo da amministratore regionale: quanto più acceleriamo noi, più l’Europa alza il livello di controlli e rallenta lo sviluppo economico rappresentando più un fardello che un aiuto per la Campania. I club di Forza Italia –ha spiegato Martusciello- devono essere un punto di aggregazione e di ascolto, devono lavorare in rete per aggregare nuove energie e arrivano in un momento in cui le sezioni di partito non rappresentano più le esigenze di un territorio, in quanto la mobilità dei cittadini è a livelli talmente vorticosi che ormai la maggior parte di coloro che abita in una zona non la vive ma la usa soltanto come dormitorio. Noi dobbiamo radicare la presenza di Forza Italia perché in questo paese c’è la necessità di rilanciare una politica liberale, di un governo che non sia tutte tasse come questo della premiata ditta Letta & company. E dobbiamo fare presto perche le elezioni sono molto più vicine di quanto si pensi. I club dovranno valorizzare anche il buon governo della giunta regionale. Pensate che ci apprestiamo a mettere 400 milioni di euro nel sistema delle aziende e delle imprese, per finanziare lo start up, per le aree di crisi e per difendere con una campagna di comunicazione il nostro comparto alimentare, finito sotto attacco di una stampa al servizio delle grandi aziende di distribuzione. Io ringrazio Lorenzo (Sozio) e Gennaro (Maione) per l’entusiasmo che li anima in questa iniziativa. E ringrazio soprattutto i tanti presenti che hanno voluto sacrificare un pezzettino della loro giornata per dedicarlo al futuro del nostro paese e dei nostri figli. Perché, vedete, noi di centrodestra, per dedicarci alla politica, dobbiamo togliere del tempo prezioso alla nostra attività. Invece, le manifestazioni della sinistra riempiono le sale anche nelle mattine dei giorni lavorativi, perché il popolo della sinistra è formato prevalentemente da distaccati, comandati e sindacalisti in aspettativa…”.

Un’affermazione, quest’ultima, che sicuramente non mancherà di alimentare polemiche.

Ma il “sale” della politica è proprio lo scontro aperto tra  visioni della vita e della società completamente opposte.

E la storia della politica (anche quella locale) insegna che non è mai impossibile che anche gli “opposti” si possano incontrare su una “sintesi” comune…

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