Non è cambiato nulla da quando, nell’autunno di tre anni fa, fu inviato addirittura un esposto all’Asl e alla Procura della Repubblica per segnalare i rischi igienico-sanitari esistenti al cimitero di Pozzuoli a causa degli escrementi di piccione.
In attesa di sapere quale sorte sia toccata a questa denuncia, i volatili continuano infatti a “bersagliare” con i propri bisogni la pavimentazione (nonché nicchie e interri) del camposanto di via Luciano, specie nell’area di competenza della Curia.
E’ una guerra di nervi tra i pennuti ed i necrofori: loro sporcano e quegli altri cercano di limitare i danni pulendo e disinfettando ciò che si può.
Il “guano” (la cacca dei piccioni, per dirla in parole povere) rappresenta infatti un potenziale veicolo per alcune gravi malattie.
E siccome nessuno si muove per risolvere concretamente il problema (nemmeno il Vescovo, a cui è stato indirizzato un sollecito dal Municipio nella primavera 2014), a questo punto o il Comune si prende la briga di trovare una soluzione oppure il Sindaco (che, lo ricordiamo, è la massima autorità sanitaria cittadina) dovrà valutare la possibilità di chiudere il cimitero (o una parte di esso) ai visitatori.
Inutile dire che, in tal caso, sconfitte da uno stormo di uccelli, Amministrazione Comunale e Curia Vescovile di Pozzuoli, diventeranno la barzelletta del pianeta…