E’ ormai prossimo alla pensione e da poche settimane si fregia del grado di Generale.
Ma il comandante dei vigili urbani, Carlo Pubblico, potrebbe dover rinunciare a questo distintivo per via di un esposto da parte delle rappresentanze sindacali unitarie della Uil.
L’organizzazione di categoria ha infatti scritto ieri al sindaco Figliolia, al segretario comunale Matteo Sperandeo e a tutti i capigruppo consiliari per contestare ufficialmente tale “novità”.

“La Polizia Municipale, in Italia, è un corpo di polizia locale ad ordinamento civile, che può essere costituito e gestito dagli enti locali, sia in forma autonoma oppure associata – si legge nel documento – La polizia locale non è un corpo militare e non può avvalersi delle prerogative dei militari, come andare in pensione con il distintivo di grado superiore, ove previsto. Premesso ciò – è scritto ancora nella nota- il regolamento di polizia municipale di Pozzuoli, per il principio della gerarchia delle fonti, deve essere posto in essere in grado di subordinazione rispetto a quello regionale. I corpi di polizia locale della Campania hanno una tipologia unica di gradi. Ai sensi della legge regionale n.12 del 13 giugno 2003, il Regolamento delle Caratteristiche delle uniformi e dei relativi distintivi di grado e caratteristiche dei mezzi e degli strumenti in dotazione alla polizia locale, proposto dalla Giunta regionale al Consiglio Regionale è stato approvato nel 2015. Allo stato attuale quindi, le polizie provinciali e le polizie municipali della Campania, ai sensi del Regolamento Regionale n°1 del 2015 utilizzano gli stessi gradi e le stesse uniformi”.

La Uil richiama gli articoli 5 ed 11 dell’allegato B di questo regolamento, sottolineando che il Generale è il “Comandante di Polizia locale della città capoluogo di Regione e/o Città Metropolitana”, mentre il Colonnello è “Comandante di Polizia locale in posizione dirigenziale, e dunque, Pozzuoli non essendo città metropolitana né Capoluogo di Regione, non è dotata della figura di Generale. In breve, un Colonnello di Napoli Città metropolitana che va in pensione, può farlo con i distintivi di riconoscimento di Generale. A Pozzuoli, non essendo prevista la figura di Generale, non vi è distintivo superiore a quello di Colonnello. Ergo, chi lo fa è Abusivo. Purtroppo –conclude il sindacato- non si sa in base a quale legge il comandante di Pozzuoli si fregia del distintivo di grado di Generale, forse c’è stata una legge ad personam? Se così fosse, allora anche per il Generale di Napoli quando andrà in pensione, ci sarà un distintivo che esula da quello previsto. Magari lo proporremo come Sultano? Ci rivolgiamo al Sindaco, al Segretario Generale ed a tutte le forze politiche di Pozzuoli allo scopo di ripristinare la spiacevole situazione creatasi, revocando l’atto che conferisce il distintivo di Generale al Comandante Pubblico. Questo dovrebbe essere un atto dovuto, dato che il signor Sindaco in più occasioni ha definito Pozzuoli la Città delle Regole, e quelle valgono per tutti. Evitiamo quindi di creare imbarazzanti situazioni che potrebbero mettere la nostra città in ridicolo nei confronti delle città Metropolitane e dei Capoluoghi di Regione”.
La Uil, nello stesso documento, ha annunciato di aver “mobilitato i suoi avvocati per impugnare tale obbrobrio e di adeguare il Regolamento di Polizia Locale al Regolamento di Polizia Locale Regionale ed alle leggi vigenti”.
Vedremo quale sarà la replica dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale.