“Il mio sogno si è avverato”: 19enne neomelodico di Pozzuoli presenta la sua prima canzone

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Aspettava questo giorno da quando era bambino. Oggi questo giorno è arrivato e ha reso felice un19enne studente puteolano dell’Isis “Tassinari”.

Lui si chiamaMariano Ruggieroe da poche ore, su You Tube, è pubblicato ilvideo della sua prima canzone,“Nata vita”.

Finora, infatti, peraltro con apprezzabilissimi risultati, si era cimentato soltanto nell’interpretazione di brani di due tra i suoi artisti preferiti,AnthonyeMarco Calone.

“Mi chiamavano per cantare alle feste– ci racconta –e non solo qui ma anche fuori regione. In alcuni posti mi hanno addirittura accolto con gli onori di una star. Per me è già una gioia cantare, lo faccio da sempre in ogni momento della mia giornata, però sognavo di farlo con un brano fatto per me. E, improvvisamente, da un giorno all’altro, ho avuto questa opportunità. Come? Alcuni amici, a mia insaputa, hanno fatto una testa così su di me adAntonio Papaccio, un bravissimo autore e compositore che abita e lavora a via Napoli, nel mio stesso quartiere. Lui, incuriosito da queste insistenze, mi ha contattato su Facebook invitandomi nel suo studio di registrazione. E lì mi ha fatto ascoltare un pezzo che aveva già realizzato e che secondo lui era fatto apposta per me. AdAntonio, così come alla mia famiglia(Mariano è figlio e nipote d’arte: ilpapàCiroè cantante di pianobar, ilnonno maternoNello Graziosoera un cantante di musica napoletana molto conosciuto negli anni ’70, ndr)devo un ringraziamento particolare: per me ha sacrificato intere giornate e gliene sarò per sempre grato”.

Mariano non ha studiato canto:“Vado a orecchio– ci dice –E’ un istinto che ho sviluppato grazie ai preziosi consigli di mio padre, insieme al quale mi esibivo fin dall’età di 8 anni, e di mio nonno Nello, che, da perfezionistaqual è,  mi ha sempre sottolineato anche il più piccolo errore per farmi migliorare. Spero che questa mia canzone piaccia e, come ogni ragazzo della mia età,  mi auguro anche di avere successo. Ma ciò che più desidero è restare me stesso e, anche se solo per divertimento e non per lavoro, poter cantare sempre. Perché cantare è il mio ossigeno, la mia ragione di vita, non saprei immaginarmi senza nulla da intonare…”.