martedì, Gennaio 14, 2025
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Il potente fa il furbo… il Comune dorme… e l’abuso si moltiplica! Questa è “Pozzuoli città delle regole”…

Era l’8 settembre (quasi due mesi fa), quando Pozzuoli21, dopo la segnalazione di una lettrice, sottolineò una situazione di palese illegalità ad Arco Felice.

Ossia, il terzo cartello abusivamente installato dal “Play Off” (l’azienda di famiglia del consigliere comunale Mario Massimiliano Cutolo) sull’aiuola spartitraffico che la stessa attività ha sponsorizzato proprio di fronte all’abitazione del vicesindaco Marrandino (http://www.pozzuoli21.it/quattro-domande-sulle-aiuole-comunali-adottate-dai-privati/).

I tre cartelli del "Play Off" nell'aiuola adottata dall'azienda dei Cutolo
Contrassegnati dai circoletti neri, i tre cartelli del “Play Off” nell’aiuola adottata dall’azienda dei Cutolo
Nei circoletti neri, i tre cartelli del "Play Off" visti da un'altra angolazione
Nei circoletti neri, i tre cartelli del “Play Off” visti da un’altra angolazione

Un terzo cartello espressamente vietato dal regolamento per l’affidamento delle aree verdi del Comune di Pozzuoli (approvato con delibera consiliare numero 92 del 29 novembre 2012: per leggere l’atto, clicca su http://servizi.comune.pozzuoli.na.it/albopretorio/DettaglioElemento.aspx?id=11917).

Regolamento (votato dallo stesso consigliere Cutolo) che prevede (all’articolo 8) al massimo l’apposizione di due cartelli pubblicitari per ogni spazio verde “adottato”.

L'articolo 8 del regolamento comunale, che prevede (nella parte sottolineata in nero) l'apposizione massima di due cartelli pubblicitari
L’articolo 8 del regolamento comunale, che prevede (nella parte sottolineata in nero) l’apposizione massima di due cartelli pubblicitari

Regolamento che, al comma 4 dell’articolo 10, prevede l’immediata decadenza della convenzione (e cioè la revoca dell’affidamento dell’area verde) per il concessionario inadempiente  al regolamento ed ad eventuali richieste dell’ufficio Parchi e Giardini.

Sottolineato in nero, quanto prevede l'articolo 10 comma 4 del regolamento comunale per l'affidamento delle aree verdi
Sottolineato in nero, quanto prevede l’articolo 10 comma 4 del regolamento comunale per l’affidamento delle aree verdi

Ebbene: cosa è accaduto dal giorno di questa segnalazione ad oggi?

Nulla.

Anzi, qualcosa di molto più grave del “nulla”.

Il Comune (che, prima della segnalazione di Pozzuoli21, non aveva visto ciò che era visibile a tutti) continua a consentire, all’azienda di famiglia di un consigliere comunale, di violare impunemente un proprio regolamento.

Pare addirittura che, dall’ufficio Parchi e Giardini, sia stata inviata all’affidatario dell’area (il “Play Off”) una diffida affinchè venisse rispettato il regolamento attraverso la rimozione del cartello “abusivo”.

Una diffida che, a quanto pare, non ha avuto alcun esito pratico.

Una diffida che, per la verità, già rappresenterebbe un “gentile omaggio” da parte del Municipio all’azienda di famiglia del consigliere comunale, in quanto il regolamento prevede la revoca immediata dell’adozione e nessun “richiamo” preventivo al rispetto delle regole.

Adesso quanto tempo ancora bisognerà aspettare affinchè dalla (vociferata) diffida rimasta “lettera morta” si passi all’annullamento della convenzione con il “Play Off” per l’adozione di quell’area?

Che esista o meno questa diffida, al Municipio sanno che l’omissione in atti di ufficio è ancora un reato penale?

O aspettano che sia la Magistratura a ricordarlo a chi di dovere?

 E qual è lo stato d’animo del consigliere comunale Mario Massimiliano Cutolo (nella foto) in relazione a questa vicenda?

Ritiene normale che l’azienda di famiglia (lui è dipendente della società immobiliare proprietaria del “Play Off”) stia dimostrando di poter agire, nel caso specifico, impunemente al di fuori e al di sopra delle regole che anch’egli ha stabilito?

Il consigliere comunale Cutolo (sebbene -fino a prova contraria- non gli si possa addebitare alcuna responsabilità in merito a tale situazione) prova o no almeno un pizzico di imbarazzo personale per un comportamento del genere da parte di chi gli è così vicino?

E, visto che, finora, non ha comunicato all’opinione pubblica di aver preso ufficialmente le distanze da questa situazione, vuol dire che la giustifica?

La avalla? La rivendica?

Ci dica il suo pensiero in proposito, consigliere Cutolo!

Il fatto assume, tra l’altro, particolare gravità nella misura in cui qualcuno (che non si sente fesso rispetto alla proprietà del “Play Off”) ha cominciato a comportarsi nello stesso modo, col risultato di emulare e duplicare un comportamento illegale.

Non è un caso, infatti, che a poca distanza dall’aiuola adottata dal “Play Off”, quasi in prossimità dell’ingresso in Tangenziale, una nota attività commerciale di Arco Felice (la rosticceria “Da Roberto”) abbia sponsorizzato un’altra area verde.

Impiantando anch’essa tre cartelli!

Contrassegnati dai circoletti neri, i tre cartelli impiantati anche dall'azienda "Da Roberto" nell'aiuola adottata a poca distanza da quella in affidamento al "Play Off"
Contrassegnati dai circoletti neri, i tre cartelli impiantati anche dall’azienda “Da Roberto” nell’aiuola adottata a poca distanza da quella in affidamento al “Play Off”

E pure in questo caso il Comune dorme!

Anche perché se il “mitico” Roberto fosse obbligato dal Municipio a rimuovere il terzo cartello oppure a dover rinunciare all’adozione dell’area, pretenderebbe a giusta ragione (e chi non lo farebbe, al suo posto?) che lo stesso provvedimento sia reso esecutivo prima a carico del “Play Off”.

"Da Roberto": il primo cartello....
“Da Roberto”: il primo cartello….
...il secondo cartello "Da Roberto"....
…il secondo cartello “Da Roberto”….
....e il terzo cartello "Da Roberto"!
….e il terzo cartello “Da Roberto”!

Siamo alle barzellette, insomma!

Barzellette che però ormai non fanno ridere più nessuno.

 A questo punto, non ci resta che confidare nell’intervento del sindaco Figliolia (nella foto).

Al quale ricordiamo che ha sempre definito “Pozzuoli la città delle regole”.

Il sindaco Figliolia, iniziando a pretendere la revoca dell’affidamento di quell’aiuola all’azienda di famiglia di un consigliere comunale della sua maggioranza, ha la grande occasione di dimostrare ai puteolani non solo che non è “complice” di questa situazione, ma che queste regole non valgono solo per chi non ha i santi in paradiso e che l’Amministrazione non si comporta da forte con i deboli e da debole con i forti.

Altrimenti, tanto vale cambiare il regolamento e stabilire che i cartelli di sponsorizzazione sulle aree verdi adottate possano essere al massimo tre, invece di due.

Anche se il timore è che, poi, qualcuno, per dimostrare che “può tutto”, di cartelli ne comincerebbe a mettere addirittura quattro…

In parole povere, se questa è la “bottega” e nessuno riesce a “raddrizzarla”, tanto vale chiuderla e andarsene a casa prima di passare qualche guaio!

 

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