IL RETROSCENA/ Candidato sindaco: PD e centrosinistra “ostaggi” di Figliolia (e del suo futuro)
IlPartito Democratico di Pozzuolicontinua a prendere tempo nella decisione sul candidato sindaco della coalizione di centrosinistra.
Anche la riunione di direttivo di ieri, finita in tarda nottata, non ha infatti partorito nessuna decisione concreta sul metodo che porterà alla designazione del prescelto tra i due attuali contendenti, l’assessore al bilancioPaolo Ismenoe il presidente consiliareGigi Manzoni.
La situazione resta di stallo assoluto.
Da una parte i sostenitori dell’attuale sindacoFigliolia(che sponsorizzanoIsmeno, il quale però stranamente non ha ancora ricevuto una investitura ufficiale da parte dell’attuale, non rieleggibile, primo cittadino) e dall’altra gli avversari del Capo dell’Amministrazione, che appoggianoManzonie che chiedono l’effettuazione delle primarie per uscire dal guado.
In mezzo, il segretario cittadinoAntonio Tufano, che, un po’Don Abbondioe un po’Ponzio Pilato, starebbe addirittura meditando di rivolgersi ai tesserati puteolani del partito per stabilire se la loro volontà sia quella di andare o no alle primarie.
Ipotesi caldeggiata da un fedelissimo del Sindaco, il capogruppo consiliareMariano Amirante, il quale, proprio ieri, ha sottolineato che il 60% dei 330 iscritti al partito di Pozzuoli (ossia i tesserati di “riferimento” dell’area Figliolia più quelli vicini a Ismeno, fino a poche settimane fa di area “manzoniana”, la stessa che ne caldeggiò il ritorno da assessore il 10 dicembre di tre anni fa) non vorrebbe le primarie.
Che farà dunque il PD puteolano?
Aspetterà che da Napoli o da Roma qualcuno cali dall’alto il nome del candidato sindaco?
Attenderà un passo indietro da parte di uno dei due rivali sperando di conservare contemporaneamente l’unità interna?
Andrà dagli alleati per dire“scusate siamo incapaci di decidere il candidato sindaco della coalizione che avevamo preteso fosse nostro?”.
La sensazione netta è che i vertici locali, provinciali e regionali del PD (la partita si gioca a tutti i livelli, visto che si tratta di scegliere il probabile futuro sindaco della quinta città della Campania) stiano aspettando di capire cosa accadrà a partire damartedì 22 febbraio, cioè il giorno successivo alla consegna delle liste deicandidati al rinnovo del Consiglio della Città Metropolitana di Napoli, le cui elezioni (che dovevano inizialmente tenersi il 20 febbraio) sono previste il prossimo 13 marzo.
Il motivo è semplice: seFiglioliaverrà candidato a consigliere metropolitano, nel gioco delle “caselle istituzionali”, il PD provinciale e regionale potrebbe chiedergli almeno di non ostacolare lo svolgimento delle primarie a Pozzuoli oppure di “sacrificare” Ismeno per far correre soltanto Manzoni.
Ciò anche in virtù di un calcolo pratico: il voto per la Città Metropolitana vede come elettori soltanto i sindaci ed i consiglieri dei comuni di Napoli e provincia.
Ed è chiaro che, con un accordo tra le parti, la corrente PD che fa riferimento al deputatoLello Topoe al consigliere regionaleMario Casillo(corrente che sponsorizza Gigi Manzoni) garantirebbe a Figliolia, attraverso i propri sindaci e consiglieri di riferimento nei 92 comuni di Napoli e provincia, l’elezione a consigliere metropolitano o addirittura la nomina a vicesindaco metropolitano.
Nel caso in cui invece non ci fosse questa intesa (o comunque non gli venisse assicurato nessun altro incarico di prestigio a breve o medio termine, come ad esempio un collegio “sicuro” per le elezioni politiche del prossimo anno), Figliolia si sentirebbe autorizzato a continuare a “dettar legge” sul PD puteolano.
O almeno a tentare di farlo finché i numeri (e le amicizie giuste nelle “stanze dei bottoni”) saranno dalla sua parte: sia per far eleggere un Sindaco “amico”, sia per far cadere qualsiasi Sindaco che non sia lui e consentirgli dunque di provare a recuperare ben prima del 2027 la fascia tricolore che, per esaurito limite di mandati consecutivi, perderà inevitabilmente tra qualche mese…
