IL RETROSCENA/ Maione abbandona la convention di Ismeno in polemica con Tufano: “Che ci fa lui qui se sta ancora nel PD?”

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C’è aria di baruffa all’interno della coalizione che sostienePaolo Ismenoalla carica di sindaco.

Un’atmosfera elettrica che già si respirava una settimana prima della presentazione delle liste dei candidati e che è esplosa ieri durante laconvention di tutti gli alleati del candidato voluto fortemente dalla parte del PD più vicina all’attuale primo cittadino Enzo Figliolia.

Già: la stessa parte delPD(diventata minoritaria dopo la migrazione di Mimmo Pennacchio nella coalizione di Manzoni) che prima ha imposto ai propri compagni di viaggio la scelta dell’aspirante alla fascia tricolore e poi, visto che i vertici del partito (provinciali, regionali e nazionali) hanno vietato la candidatura nella loro lista dello stessoFiglioliaal Consiglio Comunale (per le note e delicatissime vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto sull’appalto per la concessione del rione Terra), non si è nemmeno presentato alle elezioni in modo da consentire a Figliolia di poterlo fare con unalista civica.

In realtà che ilPD a Pozzuolisia diventato una sorta di“proprietà privata”diFiglioliaè dimostrato visivamente anche dallarecente metamorfosi della sede del coordinamento cittadino del partito, in piazza della Repubblica, dove le insegne del partito democratico sono state improvvisamente tolte per far spazio agli striscioni della civica che fa capo all’attuale Capo dell’Amministrazione.

Ma questa “padronanza” di fare tutto ciò che si vuole senza che nessuno abbia il coraggio di aprire bocca tra gli alleati, non è piaciuta ad uno degli esponenti politici di punta della coalizione di Ismeno.

Stiamo parlando diSalvatore Maione, consigliere comunale uscente e capolista di“Democrazia e Libertà”.

Che ieri, nel noto albergo cittadino dove erano riuniti i rappresentanti di tutta la coalizione a sostegno di Ismeno,ha abbandonato polemicamente la riunione.

Motivo? I soliti beneinformati giurano chel’irritazione di Maione sia stata dovuta alla presenza in sala di Antonio Tufano, segretario cittadino del Pd e nel contempo sostenitore della lista civica che Figliolia ha fondato proprio contro il PD per potersi candidare scavalcando il veto del PD nei suoi confronti.

Maione se n’è andato dalla sala senza nemmeno intervenire per presentare la sua lista (come pure gli sarebbe toccato, dal programma della serata) eha fatto sapere ai suoi che diserterà qualsiasi riunione di coalizione in cui sarà presente Tufano, fin quando quest’ultimo non chiarirà la sua posizionee soprattutto il motivo per cui, dopo aver presieduto tutti i tavoli della coalizione e determinato anche l’ingresso di tutte le forze politiche a sostegno di Ismeno (ma anche la loro esclusione, come “Campania Libera”, passata poi con Manzoni in versione “Pozzuoli Libera”)si è eclissato insieme al simbolo del partito democratico quando si trattava di dover spiegare agli alleati il motivo della mancata presentazione della lista del PD.

Una polemica che può sembrare isolata perché soltanto Maione, attualmente, sta cercando di sollevarla con gesti eclatanti come quello di ieri sera.

Ma, a sentire gli umori nella coalizione di Ismeno, Maione non è il solo ad aver fatto questa riflessione.

E, in politica, prima o poi, tutti i nodi vengono al pettine.