sabato, Marzo 15, 2025
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Imprese, in aumento le richieste del “terapeuta aziendale” per il benessere mentale dei dipendenti

In una società in cui il benessere mentale delle persone sembra diventato uno dei temi più rilevanti dell’opinione pubblica (vedi la recente introduzione del bonus Psicologo), non sorprende che anche i lavoratori abbiano iniziato a richiedere alle aziende di inserire un servizio di psicoterapia tra i benefit del piano di welfare, preferendolo in alcuni casi ai buoni pasto e alla mensa aziendale.

Non a caso, da inizio anno ad oggi, Serenis (www.serenis.it), piattaforma online che aiuta le persone ad individuare il giusto terapeuta con il quale intraprendere un percorso psicologico, ha riscontrato una crescita di richieste provenienti da piccole, medie e grandi imprese interessate a mettere a disposizione dei propri dipendenti uno psicoterapeuta interno in forma gratuita.

Serenis, 1 paziente su 5 richiede il terapeuta per motivi lavorativi

Ma non è l’unico dato osservato da Serenis. Esaminando le motivazioni che hanno portato gli utenti a rivolgersi al servizio di questo portale, è emerso un altro aspetto interessante: il 20% di coloro che usufruiscono di questa piattaforma è per ragioni legate al proprio impiego. Ciò rende evidente il motivo per cui sempre più aziende e dipendenti si stanno muovendo per rendere essenziale la figura dello psicologo all’interno dei contesti imprenditoriali.

Quali sono le motivazioni che ricadono nella sfera lavorativa che spingono le persone a rivolgersi a uno psicoterapeuta? Come spiega Silvia Wang, co-founder di Serenis, le ragioni sono diverse: “A livello individuale, pesano la pressione sociale, la paura di non essere all’altezza, le ansie legate a ruolo e stipendio o a dinamiche di demansionamento e mobbing, oltre che problemi esterni all’area lavorativa (ad esempio di ansia generalizzata o problemi nella coppia) che inevitabilmente si riflettono sulla dimensione professionale”.

Ecco perché il terapeuta aziendale sta acquisendo sempre più rilevanza per le imprese e i dipendenti, in quanto, come sottolinea Silvia Wang, “interviene sulle relazioni tra colleghi, sulla disconnessione dovuta al lavoro da remoto, sull’incertezza riconducibile agli scenari macroeconomici in continuo mutamento e, in generale, sugli effetti che i cambiamenti organizzativi possono avere sul benessere mentale dei collaboratori”. Dunque, il vantaggio di avere uno psicologo in azienda risulta evidente. Non a caso imprese come Velasca, TantoSvago e la stessa Serenis già hanno introdotto questa figura. Perché, in fin dei conti, il successo di un’organizzazione dipende dal benessere mentale dei propri dipendenti.

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