sabato, Marzo 15, 2025
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La circolazione di auto straniere

a cura dell’avvocato Salvatore Salomè 

Non di rado, anzi spesso, si incrociano auto con targhe straniere, in particolare polacche, bulgare, rumene, ucraine ed altre.

Questi veicoli,  sovente, sono condotti da cittadini italiani che, stante il caro polizza, intestano il veicolo ad amici e/o conoscenti in questi altri Stati e si avvalgono delle agevolazione economiche in materia di RCA che questi Stati applicano ai veicoli in quegli Stati immatricolati. Ebbene, anche le forze dell’ordine hanno notato questo moltiplicarsi di veicoli e, anche per questioni di controllo del territorio, tendono ultimamente a fermarli per accertamenti.

La guida di un veicolo immatricolato in uno Stato estero è consentita ed è legittima, ma chi è in possesso di tale veicolo per un tempo prolungato può essere soggetto a noie burocratiche.

Esaminiamo la questione con ordine e disciplina.

Il veicolo immatricolato all’estero (targa straniera) può legittimamente circolare sul territorio italiano senza limitazione, salvo il ritorno in madrepatria entro l’anno.

Molti stanno già usufruendo di tale esterovestizione per risparmiare sull’assicurazione: ma, non conoscendo minimamente la legislazione, possono trovarsi in difetto con la legge italiana.

Innanzitutto, il conducente che viene trovato alla guida di un veicolo straniero può legittimante riferire che il veicolo gli è stato prestato; ma cosa succede se per diverse volte viene fermato dalle forze dell’ordine alla guida dello stesso veicolo ?

Ebbene, in astratto si configura un comodato gratuito tra l’intestatario del veicolo straniero e il conducente utilizzatore, ma tale configurazione giuridica può far sequestrare il veicolo per la immatricolazione del veicolo stesso con targa italiana.

Questa configurazione giuridica può trovare applicazione in tutti quei casi in cui non vi è alcun vincolo di parentela e/o affinità tra l’intestatario e l’utilizzatore (e di ciò le forze dell’ordine possono accertarsi).

La formula perfetta è quella del noleggio tra la società  straniera intestataria del veicolo e il suo utilizzatore.

Questa formula è già legittimamente utilizzata in vaste zone della Campania e del Lazio (per notizie a noi giunte), in quanto è già operativa una società straniera di noleggio auto che, attraverso contratti internazionali, noleggia veicoli con contratti di durata inferiore all’anno.

La formula del noleggio è giuridicamente perfetta, in quanto, essendo un contratto riconosciuto a livello internazionale, non può essere contestato da nessuno; inoltre, il contratto di noleggio essendo un contratto a titolo oneroso (si paga un corrispettivo) è confortato da un documento fiscale (fattura) che ne accerta la validità formale e sostanziale (versamento del danaro).

In pratica, se un privato volesse mettere su questa scenografia, sarebbe costretto a sostenere oneri economici non indifferenti per giustificare la circolazione di pochi veicoli.

Infatti, qualcuno è arrivato a costituire una società straniera per l’intestazione del veicolo utilizzato, ma il costo di gestione e/o amministrazione di una società in loco è tale che rende non conveniente l’esterovestizione per un solo veicolo o più veicoli.

E’ chiaro che se il veicolo è utilizzato dall’amministratore della società estera, tutto ciò è pienamente legittimo.

Inoltre, questi Stati stranieri comunitari (gli Stati extracomunitari hanno una regolamentazione a parte circa la circolazione dei veicoli) impongono una revisione annuale con presenza fisica del veicolo; quindi, è immaginabile il costo per trasportare un veicolo in madrepatria per la sola revisione per poi riportarlo in Italia e farlo circolare liberamente.

A seconda se il veicolo venga trasportato con la bisarca ovvero condotto per strada, i costi di trasporto sarebbero di circa 600/700 euro.

Nell’area il servizio di noleggio di auto immatricolate all’estero è già attivo per il tramite di rappresentanti di una società con sede in Bulgaria, ovvero dell’Associazione Amici dell’Est Onlus, che tutelano i cittadini dell’area Est Europa e che ha uffici a Varcaturo.

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