Oggi ci soffermeremo su un argomento che ci ha particolarmente colpito, e lo faremo sulla base di dichiarazioni e atti ufficiali delle ultime due settimane.
Partiamo dal 18 novembre, con l’annuncio del Capo dell’Amministrazione Comunale bacolese Josi Della Ragione e del suo collega montese Peppe Pugliese, che aderiscono entrambi all’iniziativa lanciata da Radio Marte donando un mese del proprio stipendio su un conto corrente destinato ad aiutare le famiglie economicamente più colpite dall’emergenza Covid.
Circa quattromila euro complessivi che, di sicuro, non bastano a risolvere il problema dei loro concittadini caduti in stato di indigenza a causa del coronavirus ma rappresentano un segnale importante di solidarietà e, soprattutto, un invito -per chi può- a fare altrettanto.
E il Sindaco di Pozzuoli? Ha partecipato a questo challenge?
In un’intervista rilasciata il 19 novembre all’emittente Campi Flegrei Tv, Enzo Figliolia, rispondendo ad una domanda specifica sul tema (posta dalla collega Caterina Laita), ha detto che, a suo parere, la solidarietà si fa in silenzio e non mettendola in mostra.
E ha voluto ricordare che, durante il primo lockdown, lui e tanti altri amministratori della città, con discrezione, senza sbandierare alcunché ai quattro venti, hanno contribuito, di tasca propria, a rimpinguare il conto corrente aperto dal Municipio puteolano proprio con questa specifica finalità.
Bene, ottima notizia.
Lode a lui e quanti si sono comportati come lui.
Siamo certi che Figliolia vorrà manifestare o avrà già manifestato concretamente la propria generosità anche in occasione di questo secondo lockdown.
E non abbiamo alcun dubbio sul fatto che, se ancora non ha provveduto, lo farà quanto prima.
L’unica cosa che al momento possiamo però affermare con certezza è che, con una determina del 25 novembre, dopo aver vagliato due preventivi, il dirigente della Ragioneria, su richiesta del Capo di Gabinetto dello stesso Figliolia, ha approvato un impegno di spesa di 1.647 euro (iva compresa) per rivestire in pelle le tre poltrone in pelle di colore verde che sono situate “nella sala del Sindaco” e che “presentano segni evidenti di logoramento”.
Non entriamo nel merito della cifra: non siamo tappezzieri e dunque non abbiamo elementi per valutare se il prezzo pattuito per questo lavoro sia alto, basso o congruo, né tantomeno vogliamo o possiamo affermare che si sarebbero persino risparmiati dei soldi a comprarle nuove, queste tre poltrone.
Ci chiediamo soltanto se, in momenti come questi, a prescindere da tutti gli aiuti economici che si daranno alle famiglie sottoforma di buoni spesa grazie ai fondi statali e alle donazioni dei privati, non sia opportuno, per un amministratore pubblico, dare un esempio di maggiore “sobrietà” (la tanto sbandierata “diligenza del buon padre di famiglia”) nell’individuazione delle priorità di spesa del denaro della collettività.
Certo, si dirà che quantomeno il Comune fa girare un po’ di economia sul proprio territorio, visto che la fornitura se l’è aggiudicata una ditta di Pozzuoli, che ha offerto un prezzo più basso rispetto all’unico concorrente (anch’esso puteolano).
E qualcuno aggiungerà inoltre che 1.647 euro, come i 4.000 euro donati dai sindaci di Bacoli e Monte di Procida, sono “acqua che non levano sete”, di fronte al mare magnum dei “nuovi poveri” e che, dunque, il problema non sussiste.
Il quesito di fondo però resta.
Dovendo scegliere se dare o togliere, in tempi di magra per tanti nostri concittadini, non sarebbe stato più opportuno mettere a disposizione delle famiglie in difficoltà anche questi 1.647 euro (magari attraverso una delle tante variazioni di bilancio che pure si fanno in casi di emergenza), piuttosto che utilizzarli per finanziare il rinnovato pellame di tre poltrone di cui a Pozzuoli, ad eccezione del Sindaco e dei frequentatori del suo ufficio, nessuno sente l’esigenza?