Ricevo e pubblico*
Caro Direttore, ti scrivo nella speranza che attraverso questa mia lettera si possa risolvere un orribile problema che si sta verificando nella sanità del territorio.
Parto dal caso che conosco personalmente in quanto riguarda anche me.
Il mio medico curante è stato sospeso, in quanto no vax, fino al 31 dicembre di quest’anno.
Il Ministero della Sanità aveva stabilito che i medici sospesi dall’esercizio delle loro funzioni per tale specifica motivazione dovessero essere immediatamente sostituiti dalle aziende sanitarie di appartenenza.
Ciò però non è mai avvenuto fino ad oggi.
I suoi assistiti non possono dunque ricevere prescrizioni a sua firma e siccome la guardia medica prescrive soltanto i farmaci salvavita, essi devono sobbarcarsi il costo di tutte le altre medicine di cui necessitano.
Ciò ha comportato un danno economico per gli assistiti di questo medico ma anche un danno al medico stesso (professionista di eccellente qualità) che si è ritrovato in breve tempo con una platea di pazienti più che dimezzata in quanto molti di essi sono stati costretti a cambiare il proprio medico di base, nonostante avessero in lui piena fiducia ma solo perché costui non può più prescrivere farmaci.
Io non ho intenzione di cambiare il mio medico di base e per fortuna posso permettermi di pagare le medicine.
Esistono tuttavia delle figure professionali individuate dall’Asl (i coordinatori delle Aggregazioni Funzionali Territoriali) che, in sostituzione di un medico del distretto che per motivi temporanei non può esercitare, possono entrare nel database del medico indisponibile e prescrivere ugualmente le ricette.
Questa organizzazione a Pozzuoli si è però rivelata purtroppo fallimentare, giacché chi è stato individuato per provvedere a questo compito, da quanto mi risulta, ha riferito di non avere tempo sufficiente per svolgere tale mansione.
Il risultato è che gli assistiti del medico sospeso dall’Asl stanno facendo il cosiddetto giro delle sette chiese per trovare altri dottori che abbiano la possibilità di prenderli in carico come propri pazienti.
Non vorrei essere costretto a portare la questione in Consiglio Comunale: è assurdo creare problemi così gravi a tante persone che hanno bisogno di assistenza e non vogliono (o non possono) cambiare il proprio medico di fiducia.
Il problema è molto esteso perché, a quanto mi risulta da articoli di stampa, ben 14 medici di questa Asl (9 di base, 1 pediatra, 2 specialisti ambulatoriali e 2 psicologi) si trovano costretti a non poter esercitare la propria attività fino al 31 dicembre prossimo in quanto no vax.
L’Asl non risponde nemmeno ai coordinatori AFT, che continuano invano a sollecitare la sostituzione di questi medici.
Mi auguro che il nuovo manager dell’Asl Napoli 2 Nord affronti con successo al più presto questa situazione che è davvero da terzo mondo.
*Salvatore Caiazzo (consigliere comunale di Pozzuoli)