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LA LETTERA/ “Buon viaggio, Camillo: noi ‘compagni’ ti ricordiamo così…”

Ricevo e pubblico*

Oggi, articolo UNO porta l’ultimo saluto al compagno Camillo Sebastiano.

Pozzuoli conosce bene la storia dell’uomo e del dirigente politico della sinistra.

E in tantissimi testimoniano, ancora una volta, stima, rispetto ed affetto.

Noi di articolo UNO, ed io in particolare, vogliamo testimoniare il legame con l’amico che non è mai venuto meno, con l’interlocutore prezioso, con il compagno che, con ferma schiettezza, riportava nelle nostre discussioni i valori di fondo di una sinistra di progresso saldamente ancorata al mondo del lavoro, alle migliori energie popolari, consapevole del “dovere di città”.

Così Camillo telefonava ad ogni svolta della politica internazionale o italiana per segnalare la necessità di un’attenzione, il rischio di un errore, la necessità di chiarezza e concretezza.

E con la stessa intensa partecipazione, Camillo non ha mai fatto mancare il conforto di un consiglio, l’aiuto concreto nelle iniziative, la sua severa opinione nei nostri incontri.

E si è fatto stimare e voler bene.

Per questo ci sono a salutarlo, oggi, suoi vecchi compagni del PCI e chi lo ha conosciuto nella storia recente di articolo UNO, prestigiosi dirigenti del movimento operaio, comunisti delle istituzionI e i “compagni semplici” verso i quali Camillo aveva una particolare e concreta attenzione.

Ci sono esponenti della vecchia area riformista del PCI e tanti che, come me, militano nella sinistra radicale.

Tutti legati al compagno che nelle sue scelte e nelle sue posizioni non aveva “un secondo fine”, un interesse personale e “c’era” sempre, col suo modo burbero e sincerissimo che, negli anni, ci ha detto, e con la forza dei fatti, “sempre dalla stessa parte mi troverai”.

Quella “parte” che oggi lo saluta consapevole del vuoto che Camillo lascia, ma anche orgogliosa di rendergli omaggio insieme a tanti, tanti altri di diverso e vario sentire, orgogliosa di un uomo della propria parte che, per caratteristiche umane e politiche, è uomo del popolo e della città.

Ci mancherai Camillo, e la tua assenza sarà ancora più dura ogni qualvolta la situazione ci farà ricordare il iltuo ragionare serrato, la tua condotta intransigente, la tua coerenza.

*Ettore Giampaolo

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