Dal pomeriggio di oggi i vigili urbani di Pozzuoli sono alla ricerca di Dalila Di Rocco, una quindicenne sparita il 6 giugno scorso da Sesto Fiorentino e avvistata molto probabilmente da una 56enne di via Napoli, Margherita Caiazzo.
Margherita, sul proprio profilo Facebook, ha raccontato di aver visto questa ragazzina avvicinarsi alla sua abitazione, poco prima delle 15.
“Le ho chiesto cosa volesse e lei mi ha risposto chiedendo di sapere dove si trovasse – racconta Margherita – Ho capito subito che c’era qualcosa che non andava. Le ho chiesto di dove fosse e mi ha risposto che era di Milano, io non le ho creduto perché aveva un accento diverso da quello milanese. Le ho chiesto dove abitasse e lei non me lo ha saputo dire. Le ho chiesto se si era persa e lei mi ha detto di no, sostenendo di essere arrivata qui con un fantomatico pullman di colore rosso che avrebbe voluto riprendere ma solo se avesse saputo in quale città era”.
A quel punto, dopo che, su mia specifica richiesta, mi ha riferito di non avere nemmeno il numero telefonico dei suoi genitori, cosa alla quale ovviamente non ho creduto – prosegue Margherita – le ho detto che avrei potuto aiutarla soltanto chiamando i carabinieri. Ma come ha ascoltato questa frase, è scappata a gambe levate e urlava ‘ti prego, non chiamare’. Ho cercato di raggiungerla ma era più veloce di me, sotto il sole cocente mi sono fermata perché non riuscivo più a correre e chissà dove è andata. Parlando con i commercianti del posto ho poi saputo che poco prima aveva comprato un gelato in un bar vicino casa mia. Indossava un vestitino grigio con disegni di colore bianco, sotto al vestitino aveva una maglietta bianca, scarpe adidas con calzini corti bianchi e un tatuaggio alla caviglia. Ho poi consultato il sito di Chi l’ha Visto e sono certa che fosse Dalila. Abbiamo contattato la trasmissione, i carabinieri e sono stata due ore all’interno di una pattuglia dei vigili a cercarla per tutta Pozzuoli, ma purtroppo non l’abbiamo trovata”.
Questa è la testimonianza di Margherita.
Speriamo che anche altre persone abbiano incrociato Dalila e possano consentire ai familiari di riabbracciarla.