Stimolato da un articolo pubblicato su Il Mattino di ieri, lunedì 24 luglio, volevo porre all’attenzione di tutti alcune mie riflessioni che dovrebbero essere scontate da parte della stragrande maggioranza dei cittadini.
Ormai tutti sappiamo della crisi idrica che attanaglia l’intero paese, aggravata, in questo ultimo periodo dall’emergenza incendi e dal continuo cambiamento climatico
Attualmente, credo che ognuno debba fare qualcosa per arginare tale criticità, ad iniziare dalle quotidiane azioni che ognuno di noi compie.
Inutile premettere le lampanti responsabilità della politica sulla manutenzione della rete idrica, che in molte realtà supera il 70% della dispersione, come rimane inutile ricordare la lotta all’abusivismo e agli allacciamenti illegali.
L’acqua costa e la paghiamo profumatamente.
Nel nostro piccolo chiudiamo i rubinetti mentre ci laviamo i denti, usiamo gli sciacquoni il minimo indispensabile, limitiamoci a farci una sola doccia al giorno evitiamo di lavare auto o simili.
Poi c’è chi amministra.
Passato il clamore delle elezioni, dell’indagine della DDA sul mercato di via Fasano, della convalida degli eletti…tra poco dovrebbe essere nominata la nuova della giunta da parte del nostro sindaco Figliolia.
A tutte queste figure voglio suggerire, senza peli della lingua, qualche piccola consiglio: chiudere tutti i punti idrici (abusivi) lungo gli arenili (via Napoli) che rimangono aperti per più di 12 ore al giorno in modo continuativo, ottenendo, come risultato un minor inquinamento da saponi.
Usare acqua non potabile, da portare con autobotti per irrigare giardini, parchi e simili.
Fermare gli autolavaggi prevedendo un indennizzo ai gestori, intervenire sulle perdite individuando chi ruba tale bene, chiudere fontane pubbliche ed emettere un’ordinanza sul ricambio delle piscine private.
Iniziare seriamente a verificare la possibilità di effettuare trivellazioni per catturare le enormi sorgenti di acqua potabilissima che abbondano sotto i nostri sottosuoli.
Insomma: la crisi diventa drammatica, inutile far finta di non vederla, inutile protestare quando ci sarà l’obbligatorio razionamento o il naturale aumento dei prezzi.
C’è bisogno di fare e anche presto.
Confido molto in questa amministrazione, nel suo Sindaco e nel buon senso di tutti i cittadini puteolani.
*Vito Bondi