Il caldo eccessivo e la conseguente eutrofizzazione di alghe sarebbero alla base del colore rosso assunto negli ultimi giorni dal lago d’Averno e immortalato in anteprima venerdì scorso da Pozzuoli21.
A spiegare la natura del fenomeno sono stati gli studiosi dell’Osservatorio Vesuviano e i tecnici dell’Arpac agli organi di informazione.
Escluso qualsiasi legame con l’attività vulcanica (a dicembre, le esalazioni di idrogeno solforato provocarono una morìa di pesci), gli esperti sostengono che questa variante cromatica sia dovuta alle temperature – più alte della media stagionale – registrate negli ultimi giorni: condizione climatica che avrebbe favorito, sulla superficie dell’Averno, la proliferazione (per eccesso di ossigeno causato da un incremento della fotosintesi) e la successiva decomposizione (per esaurimento dello stesso ossigeno e dei nutrienti) di questi microrganismi, già ristagnanti per l’atavica ostruzione del canale che collega il lago al mare.
Questo concorso di circostanze, secondo gli addetti ai lavori, spiegherebbe anche l’evidente torbidezza delle acque superficiali, sebbene, dai cinque metri di profondità in poi, i parametri vitali del lago siano nella norma.