Un durissimo documento congiunto firmato dai sindacati ed un’assemblea che stamattina ha visto coinvolti ben 250 dipendenti comunali, come mai accaduto in precedenza.
E’ il primo passo del braccio di ferro ingaggiato da Cgil, Cisl, Uil e Csa contro l’Amministrazione Figliolia, accusata di aver “unilateralmente e senza motivazione alcuna, bloccato l’accordo siglato in Delegazione Trattante, alla fine del 2018”.
Un accordo che prevedeva “la liquidazione delle performance collettive e individuali, la progressione orizzontale per l’80% dei dipendenti (come reso possibile dal Nuovo Contratto di Lavoro) e la liquidazione delle indennità di responsabilità”.
Tutto congelato dall’arrivo in Municipio della risposta definitiva della Ragioneria Generale dello Stato alle controdeduzioni della stessa Amministrazione sui rilievi contestati tre anni fa dagli ispettori del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Risposta che la stessa Amministrazione non ha ancora nemmeno comunicato ai sindacati.
“Sebbene possa essere sembrato, da qualche articolo giornalistico, che Dirigenti e lavoratori si erano messi ad accaparrarsi illegittimamente soldi della comunità cittadina – si legge in una nota sindacale per la stampa – il fatto vero è che il salario accessorio è previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e serve per fare funzionare i servizi al cittadino (anche nonostante la forte riduzione del personale per pre-pensionamento forzato o pensionato per sopraggiunti limiti di età). Senza salario accessorio, per fare solo due esempio, i vigili urbani dovrebbero finire il loro servizio alle 15.15, senza
poter restare in servizio fino a mezzanotte ed oltre grazie agli istituti della turnazione e dello straordinario. Stessa cosa per i lavoratori impegnati con gli Scuolabus, che potrebbero effettuare solo l’accompagnamento mattutino dei bambini a scuola. Quelli che debbono restituire le somme più elevate, in ogni caso, non sono certo i lavoratori con stipendi tra 1.200 e 1.400 euro al mese. Da alcune indiscrezioni non verificate, e che quindi si debbono prendere con le dovute precauzioni – conclude la nota – sembra ci siano dirigenti che debbono restituire personalmente cifre del livello di 80.000 euro”.
Nel documento ufficiale protocollato stamattina, le quattro sigle sindacali hanno proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale comunale e minacciano lo sciopero dei lavoratori se entro sette giorni l’Amministrazione non le convocherà per discutere delle questioni rimaste in sospeso.