Tagliare i ponti con le proprie radici come unico modo per garantire un avvenire alla sua famiglia. Così la pensa Agostino Rossi, 45enne commerciante di Monterusciello, che tra pochi giorni cambierà vita e andrà a Parigi.
Da titolare di un supermercato (l’Agida di via Gatto) a pizzaiolo, la passione di sempre, sperando di trovare, nella capitale francese, ciò che gli manca per essere felice: la speranza in un domani migliore.
Agostino, prima di partire, ha voluto salutare la sua città attraverso Pozzuoli21. Ed è un congedo pieno di amarezza.
“Vado via perché sono stanco di combattere contro i mulini a vento – ci dice – E’ già la seconda volta che lo faccio. Dal ’98 al 2004 ho lavorato come pizzaiolo a Vienna, guadagnavo benissimo, non mi mancava niente, ma all’improvviso mi ha fregato la nostalgia di casa. E sono tornato. Per continuare a fare il pizzaiolo, fino alla decisione, nel 2008, di aprire il supermercato che ho gestito fino a poche settimane fa, prima di lasciarlo a mio fratello”.
Quattordici anni, poi di nuovo all’estero: perché?
Perché ho capito che la mia vita non può essere una corsa a fare sacrifici solo per non indebitarsi o fallire. Prendete uno come me: investe in un’attività tutto quello che ha guadagnato, si ammazza di lavoro dalla mattina alla sera, si assume delle responsabilità enormi e poi, come se non bastasse il vicino mercatino settimanale e la concorrenza dei centri commerciali, si vede spuntare due discount a poca distanza. E deve combattere anche con la paura che molta gente ha di entrare nei negozi a Monterusciello perché con tutte le cose brutte che sono accadute nei mesi scorsi, temi sempre di poterti trovare nel posto sbagliato al momento sbagliato. E’ uno stillicidio. Poi una mattina ti svegli, ti guardi allo specchio e ti chiedi: ma chi me lo fa fare? E volti pagina. Anzi, nel mio caso, apri un nuovo libro.
Come mai, tra tanti posti, hai scelto di trasferirti proprio a Parigi?
In questo, lo ammetto, sono stato fortunato. Ho un cugino, Raffaele Ilardo, che lavora nel settore dell’alta moda e che lì ha voluto investire su di me e su suo nipote Alessandro Borrino. Ed è così che nasce ‘A Smorfia, la pizzeria che contiamo di aprire tra pochi giorni in Rue Saint Maur.
Agostino, e se ti ritornasse la nostalgia di Pozzuoli come avvenne nel 2004?
Se dovesse capitare, cercherò di farmela passare. Lo devo a mio figlio e al figlio della mia compagna, ai quali voglio dare una possibilità che sicuramente non avrebbero qui. Mi dispiace dirlo, ma a Pozzuoli non vedo un futuro e, soprattutto in determinati quartieri, è facilissimo pure finire in brutti giri ed essere attirati dal miraggio del guadagno facile. Per ora vado via da solo, lei e i bimbi mi raggiungeranno in estate, dopo che suo figlio avrà terminato le elementari. Già sogno il momento in cui cominceremo a vivere insieme anche a Parigi.
E noi non possiamo che augurare ad Agostino di trovare a Parigi ciò che non è riuscito a trovare qui.
Un premio che meritano tutti coloro che prendono la vita di petto, scommettendo su se stessi e, spesso, affrontando anche il trauma di un distacco doloroso ma, il più delle volte, necessario, se non inevitabile.