Chi cammina sui marciapiedi di Pozzuoli deve stare attento a dove cammina: o per evitare di portarsi a casa “ricordini” puzzolenti oppure per scansare il pericolo di finire all’ospedale a causa di alcuni fossi mai riparati o di lavori lasciati a metà. Un biglietto da visita davvero poco edificante per una città che vuole diventare “turistica”, specie quando a dover fare i conti con questa criticità non da poco sono persone provenienti da altre nazioni.
Come la giovane ricercatrice tedesca del CNR che, nel tardo pomeriggio dell’altro ieri, è stata trovata dolorante e strisciante per terra a circa 100 metri dall’ingresso del comprensorio Olivetti, in direzione Arco Felice. A soccorrerla, un automobilista di passaggio, Vittorio C., che l’ha aiutata a rialzarsi.
“Da lontano sembrava una persona ubriaca e per questo forse qualcuno aveva paura di avvicinarsi – ci racconta Vittorio – Più di qualche automobilista ha rallentato per guardare ma nessuno si è fermato. Io ho accostato e le sono andato vicino. La ragazza aveva messo il piede in una buca abbastanza profonda lì presente. Piangeva dallo spavento e dal dolore alla caviglia: per fortuna non era nulla di grave. Da ciò che mi è sembrato di capire era rimasta incastrata in un buca creata da un tubo di plastica tagliato a terra, forse era stato fatto qualche lavoro o intervento in zona ed hanno lasciato così. Spero comunque si provveda ad eliminare questo pericolo, perché al buio, specialmente una persona anziana, può farsi molto male…”.
(l’articolo è corredato da sole foto di repertorio)